[da Il Mattino del 21.1.2011] Anna Maria Boniello. CAPRI – I funerali di Stefano Federico il giovane caprese morto a Napoli nell’area interdetta al transito del porto in circostanze ancora tutte da chiarire domenica pomeriggio, si terranno alle 14.00 a Capri nella ex Cattedrale di Santo Stefano a ridosso della piazzetta. La salma che partirà dal molo di Calata di Massa, lo stesso luogo dove è avvenuta la morte, nelle prime ore del mattino sbarcherà a Capri intorno alle 11 per proseguire verso la chiesa in piazzetta. Ad attendere la salma dello sfortunato loro amico ci saranno i compagni di studio e di svago che lo hanno frequentato nel corso della sua breve ma intensa esistenza puntellata dalle passioni comuni, dalla pratica sportiva dello jogging, dallo studio delle lingue straniere e dai giochi fantasy come “Dungeons and dragons”. Stefano parlava speditamente più lingue straniere e tra queste correntemente il giapponese che aveva imparato nel corso di una sua lunga permanenza del paese del Sol Levante. La bara di Stefano resterà esposta dalle ore 11 sino alle 14 proprio per consentire alla comunità isolana di poter salutare uno dei suoi giovani appartenenti scomparso in maniera così tragica e stringersi intorno ai genitori Linda e Gino e ai fratelli Marco e Albino. Una famiglia molto conosciuta e ben voluta sull’isola oggi distrutta dal dolore, dall’improvvisa perdita di uno dei loro componenti. A officiare il rito funebre che si terrà alle 14 in punto in una chiesa affollata di amici, parenti e isolani sarà il parroco di Capri Don Carmine Del Gaudio che in una breve omelia traccerà la figura di Stefano e la sua tragica scomparsa. Sul fronte delle indagini, intanto, si è saputo che al Pubblico Ministero Alessandro Cimmino si aggiunge un altro PM, il dottor Sandulli che ha ricevuto la delega per affiancarlo nelle indagini. Mercoledì la salma del giovane è stata sottoposta all’autopsia alla presenza del perito di parte, dottor Alfonso Maiellaro del Secondo Policlinico e dai medici legali nominati dalla procura. Gli esiti degli esami autoptici saranno depositati entro cinquanta giorni e sino a quella data nessuna ipotesi può essere avanzata. Intanto sul fronte dell’inchiesta si è saputo che sono state visionate le telecamere di servizio nell’area dove è accaduto l’episodio e la famiglia Federico ha dato incarico all’avvocato penalista Fabio Greco di rappresentarli nel corso dell’inchiesta. Un’inchiesta che presenta sin dall’inizio una serie di lati oscuri che dovranno portare gli inquirenti a stabilire cosa può essere accaduto alle 14 di domenica scorsa mentre il giovane caprese attraversava quell’area proibita che collega il molo Beverello con Calata di Massa. Il punto del porto dove alle 14.20 si trovava il traghetto della Caremar pronto a salpare per Capri.