Anna Maria Boniello. Capri – Settembre a Capri è il mese del folklore e della tradizione. L’isola azzurra perde la sua veste mondana e diventa più vera e genuina, richiamando isolani e vacanzieri nei borghi e nelle contrade dove si celebra il culto di Santa Maria e la Festa della Piedigrotta. Apripista è Tiberio, la località più antica dell’isola, dov Tiberio l’Imperatore che scelse l’isola come sua dimora per oltre 14 anni, fece costruire il suo Palazzo Imperiale dedicandolo a Giove. Nell’arco dei secoli venne poi costruita proprio all’interno degli scavi, riportati alla luce da vari archeologi stranieri e poi da Amedeo Maiuri, una chiesetta ampliando l’eremo di un monaco dell’ordine francescano che si era ritirato sulla sommità del monte. La chiesetta venne dedicata al culto di Santa Maria. Una piccola costruzione dalle volte a botta con il sagrato che affaccia sul panorama mozzafiato della Penisola Sorrentina e del Golfo di Salerno. E’ datata da quegli anni la festa di Santa Maria a Tiberio, e quindi i festeggiamenti in suo onore, un mix fra sacro e tradizione, diventarono poi la Piedigrotta Tiberiana, affidata da oltre un secolo agli abitanti del luogo, che si reputano i veri discendenti dell’Imperatore Tiberio e che si tramandano questa tradizione da padre in figlio. Da qualche anno si è costituito un comitato che si occupa di organizzare i festeggiamenti, le luminarie e gli spettacoli di intrattenimento, insieme al percorso gastronomico in località la Pietra, guidato dal tiberiano doc Peppino Fiorentino. Ovviamente il folklore non fa dimenticare ai Tiberiani la solennità del rito religioso che inizia la mattina con i rintocchi della Campana della piccola chiesa che richiama i fedeli alle celebrazioni dei riti in onore della Madonna ed alle liturgie che si tengono all’interno del luogo sacro per tutto l’arco della giornata. Al tramonto la contrada cambia aspetto e dopo il calar del sole che si tuffa dietro Ischia, si accendono le luminarie che i tiberiani installano sui tetti delle loro abitazioni, lungo i viali dei giardini e nelle strade per accogliere migliaia di persone che da ogni punto dell’isola salgono a Tiberio attraverso l’itinerario gastronomico con gli assaggi di pietanze tipiche, innaffiato dal vino chiamato dagli abitanti del luogo Nettare di Tiberio, per poi fermarsi nel grande spazio nell’immenso anfiteatro naturale sotto le rovine di Tiberio per assistere allo spettacolo anche quest’anno condotto dallo showman Enzo Calabrese. QUest’anno il programma degli spettacoli prevede un articolato cartello che si apre con il concerto degli Eliga, Tribute Band di Elisa e Ligabue, e a seguire l’esilarante cabaret di Made in Sud, con Arteteca, Ciro Giustiniani, Alessandro Bolide, Ivan e Cristiano e Pasquale Palma e poi, visto che si parla di Piedigrotta, non mancherà la canzone partenopea con Napoli In Canto. Ai microfoni Sasà Piedepalumbo e Annalia Perna.