Anna Maria Boniello. Capri – Sei persone denunciate fra Capri ed Anacapri per abusivismo edilizio. Non sembra fermarsi sull’isola la piaga del mattone selvaggio, un fenomeno che non conosce flessione, nonostante i costanti interventi delle Forze dell’Ordine, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili Urbani che operano sul territorio con una rete di prevenzione e di controlli a 360 grandi e nonostante la costituzione di un pool di Magistrati della Sezione Ecologica della Procura della Repubblica di Napoli, coordinati dal Procuratore Aggiunto Aldo De Chiara che si occupano dei reati legati alla sfera ambientale ed edilizia nelle isole del Golfo. Ed ieri, a cadere nel mirino dei controlli, avviati ormai da tempo dal Commissariato di Capri, diretto dal Vicequestore Stefano Iuorio, sono stati gli autori di tre abusi in diverse zone dell’isola, dei quali due realizzati nel territorio del comune di Capri ed uno ad Anacapri. Il primo, e più eclatante, è avvenuto nella zona del Castiglione, un’area residenziale appena fuori dal centro storico di Capri, su una collina immersa nel verde, di elevato pregio ambientali, dove si trovano numerose ville storiche di lusso di proprietà di vip e vacanzieri illustri , che ospita fra l’altro la dimora che fu fatta costruire dal Conte Galeazzo Ciano e sua moglie Edda Mussolini, e Villa Mura che fu di proprietà della Principessa Mafalda Di Savoia, che morì ad Auschwitz. E a seguito dei controlli effettuati in quella zona dal nucleo antiabusivismo della Polizia di Capri è stato denunciato a piede libero il rappresentante legale della società proprietaria di una villa, un uomo residente a Verona, per aver effettuato una serie lavori abusivi nell’immobile. Si tratta di lavori relativi ad uno sbancamento di terreno di circa 20 metri quadrati per l’ampliamento di un corpo di fabbrica, la realizzazione di una autorimessa di 15 metri quadrati e di un sottopasso di circa cinque metri che congiunge quest’ultima alla villa. Infine nella proprietà è stato realizzato anche un ampliamento di una piscina preesistente per un’ area di circa 25 metri quadrati. Proprio sulla piscina si sono concentrati i lavori dei poliziotti, anche a causa della recente sentenza che vietava la costruzione di piscine sull’isola. . L’altro abuso effettuato a Capri è relativo ad una proprietà sita in Via Roma. La strada carrozzabile che congiunge il centro pedonale e la piazzetta Umberto I alle strade provinciali e dove sono situati proprio gli uffici del Commissariato di Polizia, e più in avanti la Stazione dei Carabinieri. In questo caso, gli agenti di Polizia hanno riscontrato una serie di interventi abusivi. Infatti all’interno della proprietà sono stati trasformati i prospetti esterni, e modificati i parapetti e finestre dell’immobile. Inoltre, da un solaio preesistente è stato ricavato un piccolo locale, anch’esso abusivo. Per questi interventi sono stati denunziate a piede libero quattro persone, il committente dei lavori, il titolare della ditta, il direttore dei lavori, e l’usufruttuario. E le operazioni di controllo degli agenti del Vicequestore Iuorio hanno interessato anche l’altro comune isolano, Anacapri, dove i poliziotti sono intervenuti in Via La Guardia, una zona periferica sul versante del Faro di Punta Carena, sottoposta a rigidi vincoli di tutela paesaggistica ed ambientale, denunciando un anacaprese per abusivismo edilizio e violazione dei sigilli. Infatti l’uomo aveva continuato a costruire all’interno della propria abitazione, realizzando un nuovo corpo di fabbrica di 20 metri quadrati, nonostante al manufatto fossero stati già in precedenza apposti i sigilli.