Anna Maria Boniello. Capri – Nessun black out a Capri è avvenuto nell’ora X del 15 Luglio fissata dalla Procura. Nonostante non ci sia stato il paventato ed annunciato black out del 15 Luglio, non è calato il clima di tensione che da oltre quindici giorni si respira nel palazzo municipale che apre le sue finestre sulla mitica piazzetta, che vive comunque i tempi della sua estate festaiola e mondana. E proprio con lo scopo di tutelare e mantenere le atmosfere di sempre i due sindaci ieri mattina, in un documento congiunto, hanno nuovamente scritto ai Presidenti della Regione e della Provincia Caldoro e Cesaro, al Procuratore Generale Giandomenico Lepore, all’Aggiunto De Chiara ed al Pm Bisceglia, così come al Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli ed al Prefetto di Napoli Andrea De Martino. Una lunghissima nota in cui i due primi cittadini hanno espresso tutto il loro rammarico per non essere stati convocati, nonostante le ripetute richieste, e nonostante l’eccezionalità e gravità del problema, né dal Ministro Romani né Governatore Caldoro e dal Presidente Cesaro. “E nemmeno” scrivono i sindaci nell’accorato documento “abbiamo ricevuto una semplice nota scritta di interessamento, su un problema di così scottante attualità. Unica eccezione dell’ultim’ora è stata quella di giovedì sera, ricevuta dal presidente Stefano Caldoro” Ieri, infatti, 15 Luglio, era stata indicata come data ultima per presentare al Gip una nuova richiesta di sequestro della centrale di Marina Grande e la revoca d’uso dell’impianto da parte della società Sippic. Un provvedimento scattato, secondo i magistrati, a seguito della mancata ottemperanza delle norme di adeguamento ed antinquinamento che erano state prescritte nella data del primo sequestro, avvenuto nell’autunno del 2009. A tale decisione si è fermamente opposta la Sippic che ieri mattina, attraverso i suoi legali, ha presentato al Pubblico Ministero una nuova relazione in cui venivano elencati i lavori effettuati, così come richiesto dalla Procura e dal Perito. La documentazione è stata consegnata negli uffici del Pubblico Ministero Fabrizio Bisceglia, che ora dovrà vagliarne la veridicità prima di fissare la data di una nuova ispezione che dovrà essere effettuata dall’ingegnere Boeri, tecnico incaricato dalla Procura. L’arrivo dei tecnici della Procura era già atteso nei giorni precedenti all’ultimatum del 15, ma con la nuova documentazione inviata dai vertici della Sippic alla Procura, i tempi potrebbero dilatarsi, anche se in questa fase burocratica non è calata l’attenzione delle istituzioni sul problema, tanto che il sindaco ieri mattina ha provveduto a far allacciare i cavi al generatore posizionato nell’atrio del Palazzo Municipale, per ottemperare a quanto era stato stabilito l’11 Luglio nella Prefettura di Napoli. In quella occasione a presiedere la riunione con i Sindaci, i Comandanti dell’Arma dei Carabinieri e della Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria ed altre forze dell’ordine, è stato il Viceprefetto Vicario Angelo Ciuni che ha assunto il ruolo di coordinatore delle iniziative che dovranno essere intraprese in caso di spegnimento della centrale. Un piano dettagliato di interventi che vengono messi in atto quando si profilano situazioni eccezionali, come eccezionale può essere l’evenienza di un black out del quale non si conosce la durata. In quella sede sono stati individuati in quella sede alcuni punti da utilizzare, come l’Eliporto di Anacapri, era infatti presente all’evento il referente del Nono Stormo, mentre Ciro Lembo ha chiesto al Prefetto di sospendere in caso di black-out tutti i collegamenti con l’isola, salvo per le necessità dei residenti.