Anna Maria Boniello. Capri – Il vacanziere napoletano, proprietario di villa con piscina e vista su Marina Piccola e i Faraglioni, non avrebbe mai immaginato che un drappello di Vigili Urbani, in piena controra, pattugliasse la stradina lontanissima dal centro storico a caccia di violazioni ai regolamenti comunali. L’uomo, un cinquantacinquenne habitué dell’isola, aveva installato allo scarico della sua piscina un lunghissimo tubo di gomma di svariati metri, per immetterlo poi nel tombino della condotta fognaria comunale che si trova sulla stradina pubblica, adiacente la sua abitazione, una villetta di pregio, immersa nel verde. I fatti sono accaduti ieri pomeriggio quando la pattuglia coordinata dal tenente Piero Presti, responsabile del settore di polizia giudiziaria di Capri, ha predisposto un servizio in quella zona di particolare pregio ambientale alla ricerca di eventuali abusi. Gli agenti invece si sono imbattuti in un reato che viene sanzionato dal Testo Unico Ambientale con una multa che varia da 300 a 3000 euro. Infatti una precisa norma vieta di sversare le acque definite bianche, quelle provenienti da abitazioni o altre strutture similari, con le acque fognarie che devono essere immesse direttamente in condotta. Tutto ciò per evitare una commistione di elementi che oltre a danneggiare l’ambiente, possono provocare notevoli danni agli impianti di depurazione che raccolgono liquami e sono tenuti a dividerli in apposite condotte. In particolare, le acque che provengono dalle piscine, che possono contenere additivi o elementi chimici come il cloro, o i detersivi delle lavatrici siano esse domestiche che industriali. Altra cosa invece è per i liquami che arrivano dalle fognature pubbliche e private. La notizia, che è immediatamente rimbalzata sul web, oltre ad essere oggetto di critiche da parte di cittadini ed ambientalisti, ha messo in evidenza anche uno stranissimo episodio: quello che il proprietario dell’abitazione dove esiste la piscina, per evitare che qualcuno potesse inciampare o cadere nel tombino semiaperto dove aveva posizionato l’estremità del lunghissimo tubo in gomma, aveva posto a protezione una poltroncina in metallo come quelle che si usano accanto alle piscine o sotto all’ombrellone. La foto ha fatto il giro del web raccogliendo critiche ed ilarità verso l’ingenuo vacanziere che con un semplice escamotage pensava di farla franca in barba a tutte le leggi ed ai regolamenti comunali ed alla normativa ambientale e che mai avrebbe pensato che sarebbe caduto nei controlli degli uomini della Polizia Municipale di Capri coordinati dal tenente Angelo Mazzarella. L’operazione antinquinamento che ieri ha portato alla denunzia del vacanziere è inserita nell’ambito dei controlli che la Polizia Municipale intensifica specialmente nella stagione estiva. La zona oggetto dei controlli di ieri è un’area di particolare pregio ambientale, alle pendici del monte Solaro dove sono situate ville importanti abitate da amanti della natura, per lungo tempo in quella zona uno dei residenti è stato lo scrittore Dudù La Capria. La pesante sanzione stabilita per questo tipo di illecito è abbastanza elevata, infatti per potere immettere in fogna le acque di piscina bisogna comunicare alla Gori, la società che gestisce gli impianti idrici a Capri, se il liquido che deve essere in fogna è stato trattato con cloro o altri elementi additivi con lo scopo di non danneggiare gli impianti di depurazione. In mancanza di tale comunicazione scatta l’ammenda.