Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Per Capri gli svantaggi derivanti dall’insularità potrebbero finalmente portare aiuti e sussidi. L’isola azzurra che mai come in questi giorni di letargo profondo, costante isolamento dalla terraferma tra condizioni meteo avverse e servizi ridotti all’osso, “paga” il fatto di essere un lembo di terra completamente circondato dal mare, potrebbe vedere nel 2023, per la prima volta nella sua storia, una svolta e la presa di coscienza pubblica e collettiva che chi vive su territori insulari non deve essere sempre e solo invidiato, ma, anche capito e aiutato. E in questo senso sono questi i giorni nei quali dovrebbe vedere la luce la costituzione di un fondo nazionale con l’avvio dei lavori di una commissione bicamerale “per il contrasto agli svantaggi derivanti dall’insularità”. Il provvedimento “salva Capri” e le altre isole, infatti, era stato inserito nella manovra finanziaria attraverso un emendamento. Nello specifico l’isola azzurra e gli altri “scogli” italiani dovrebbero fruire di un fondo dal 2023 al 2025, “finalizzato ad assicurare la piena attuazione al principio di insularità”. Mission del dispositivo tra le altre cose “la compensazione dei maggiori costi derivanti dalla peculiarità della condizione di insularità”.