(da Il Mattino del 23.6.11) Anna Maria Boniello. Capri – Topi d’appartamento in azione sull’isola azzurra. Tre furti a distanza di una settimana, tutti in pieno giorno nelle zone più prestigiose e panoramiche dell’isola, due delle quali a pochissima distanza dal centro abitato, ed una nella panoramicissima via Tuoro. Il bottino più ingente è stato quello del colpo messo a segno ieri in Via Torina,in una villetta ubicata alle spalle dell’Ospedale Capilupi, dove i ladri hanno rubato oggetti preziosi e denaro per una somma intorno ai 20.000 euro, mettendo a soqquadro l’intera abitazione, rovesciando cassetti e aprendo armadi. Probabilmente i ladri si sono introdotti all’interno dell’abitazione da una veranda senza nemmeno dover forzare la porta d’ingresso. Ad alcune migliaia di euro ammonta la refurtiva nelle altre due abitazioni, in Viale Matteotti, a pochi metri di distanza dalla mitica Via Krupp, e nella lontanissima Via Tuoro, la strada panoramica con vista sui Faraglioni, dove nella scorsa primavera si verificò il crollo di un muretto, nella dimora di un professionista napoletano. Tutti i furti sono stati oggetto di denunzia presentate al Commissariato di Via Roma, che già da qualche settimana aveva avviato le indagini negli ambienti della microcriminalità locali e dei tossicodipendenti. Diverse persone extracomunitarie prive di permesso di soggiorno sono state oggetto di controllo, ma i ladri sembrano essersi volatilizzati nel nulla. In uno dei tre casi addirittura pare che abbiano messo fuori uso il sistema di allarme. Ciò fa intuire che possano essere dei veri e propri professionisti, magari sbarcarti a Capri in pieno giorno, mischiati alla folla di turisti e vacanzieri. L’ipotesi che si è anche affacciata agli inquirenti è che in tutti in tre casi i malviventi siano a conoscenza delle abitudini dei proprietari delle abitazioni. Infatti proprio il fatto che i furti sono accaduti in pieno giorni, sta a significare che i ladri si sono introdotti all’interno ben consci che nessuno sarebbe rientrato nel giro di qualche ora. Di tutti e tre i casi se ne sta occupando il nuovo dirigente del Commissariato di Polizia Locale, la Dottoressa Maria Edvige Strina, che da lunedì mattina guida il commissariato isolano, dopo essere subentrata al Vice Questore Stefano Iuorio che per il suo grado è stato chiamato a compiti diversi nel Commissariato di Castellammare, più grande di quello isolano. La notizia dei furti, che si è appresa stamani, dopo che è sfuggita dalle maglie del riserbo sui tre episodi che veniva tenuto negli uffici di Polizia, con gli inquirenti che non volevano turbare le indagini, ha suscitato molta preoccupazione sia tra i residenti che abitano in zone lontane dal centro e che per motivi di lavoro lasciano le loro abitazioni incustodite per la maggior parte della giornata, così come tra i proprietari di ville e seconde case che avvertono il clima di insicurezza proprio come avviene in città. Una situazione inedita per Capri, dove è abitudine di non chiudere a chiave gli ingressi delle abitazioni, o lasciare aperte le porte-finestre che affacciano su verande e terrazze. E dopo l’episodio dello svaligiamento della villetta di Via Torina, si profilano maggiori controlli al porto, dove proprio per garantire la sicurezza degli sbarchi è stato installato un sofisticato sistema di telecamere, con le immagini che vengono visionate 24 ore su 24 sia negli Uffici della Capitaneria di Porto, che si trovano proprio a ridosso dei moli, e negli uffici di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili Urbani che in questi casi hanno a disposizione le immagini delle persone che sono arrivate sull’isola o che partono da Capri. Ed anche se si cerca di non creare allarmismi c’è chi comincia a preoccuparsi, ed ieri mattina in piazzetta la notizia era sulla bocca di tutti. E qualcuno più preoccupato come uno storico habitué con casa a Capri da diversi anni sentenziava sul crollo di un mito dicendo “questi episodi, che purtroppo stanno accadendo con sempre maggiore frequenza, non mettono a rischio l’immagine di Capri ma ne violano la sua natura di isola felice e cancellano una delle sue maggiori caratteristiche, e cioè quella di poter sentirsi sicuri come non lo si avverte in quasi nessuna città del mondo e dell’Italia, e nemmeno nelle altre località turistiche di livello internazionale.
I Precedenti Anna Maria Boniello. Capri – Le avvisaglie che qualcosa cominciasse a non funzionare, e che episodi di microcriminalità stavano iniziando ad intaccare l’isola del mito, erano iniziate da alcuni anni. A parte alcuni furti di minore entità in abitazioni che erano stati messi a segno da alcune donne rom la scorsa estate, o quelli sacrileghi che hanno visto i ladri rubare al Cimitero di Capri la cassetta delle offerte e nella chiesetta di San Michele sulla collina della Croce, la strada che conduce agli scavi di Villa Jovis, quelle che hanno fatto più scalpore sono state invece le truffe che sono state effettuate nelle boutique griffate dell’isola ed in qualche gioielleria di lusso. Il sistema adottato era sempre lo stesso, anche se si trattava di furto con destrezza abilmente eseguito, o del tentativo di acquisto con carte di credito rubate o addirittura carnet di assegni su conti estinti da tempo. L’ultimo in ordine di tempo è accaduto proprio questa primavera e gli autori della truffa, una elegantissima coppia di cittadini rumeni, è stata bloccati da un’azione congiunta dei Carabinieri e della Polizia che li hanno bloccati proprio mentre con la loro auto si imbarcavano sull’ultimo traghetto Caremar per Napoli. La refurtiva, una costosissima borsa di Louis Vouitton, che l’uomo aveva sottratto mentre la sua compagna fingeva un acquisto, venne rinvenuta proprio nel bagagliaio dell’auto, e la vacanza dei due stranieri si concluse nel carcere di Poggioreale. All’ordine del giorno, sempre più spesso, sono gli acquisti con carte di credito rubate o assegni riciclati o appartenenti a conti fasulli. Clamoroso fu invece il giro di truffe che un gruppetto di giovani napoletani aveva messo a segno in tutt’Italia, e che poi terminò sull’isola quando un uomo elegantemente vestito ed accompagnato da un bambino si recò in una gioielleria di Capri in via Camerelle per acquistare uno dei pezzi importanti della maison Bulgari del valore di svariate migliaia di euro. L’uomo, che esibì anche un documento di identità fasullo, disse alla direttrice dell’esercizio di voler pagare con un assegno, non sapendo che la direttrice si sarebbe collegata alla Centax, la società che verifica la regolarità degli assegni e la copertura degli importi, elementi necessari per rilasciare l’autorizzazione, per cui l’assegno venne restituito. Insistente l’uomo cerco di intenerire la direttrice parlando di un caso pietoso, escamotage che non ebbe effetto sul personale. Non appena questi lasciò la boutique il caso fu portato a conoscenza degli agenti del Commissariato che acquisì le immagini delle telecamere prima di avviare le indagini che portarono a scoprire che il giro era più vasto di quello caprese, e che in altre località di vacanza erano stati denunziati episodi simili, con pagamenti con assegni scoperti o rubati nei weekend quando le banche erano chiuse. |