Anna Maria Boniello
Capri – In un documento congiunto i due sindaci dell’isola, Gianni De Martino per Capri e Franco Cerrotta per Anacapri, hanno rassicurato la popolazione sulla paventata chiusura di alcuni reparti dell’ospedale Capilupi. Nell’incontro che si è svolto mercoledì a Napoli nella sede dell’Asl Napoli 1 Centro con il direttore generale Ernesto Esposito, il consigliere regionale Angelo Marino in rappresentanza del presidente Caldoro e i due primi cittadini, è stata “confermata la particolare attenzione che sia l’Asl che la Regione hanno per l’isola di Capri”. I vertici napoletani hanno anche rassicurato gli amministratori che “nessun reparto del Capilupi è oggetto di ridimensionamento”. A dirlo al loro rientro sull’isola sono stati gli stessi sindaci ribadendo di aver avuto ogni garanzia sulla continuità di tutte le attività e tutte le prestazioni. Ma uno dei motivi che aveva portato i sindaci a chiedere l’incontro direttamente ai responsabili dell’Asl è stata la protesta che cominciava a montare da parte della cittadinanza che ha dato vita anche a un comitato civico denominato “Articolo 32 Isola di Capri-Salviamo il Capilupi”. Centinaia di isolani, che segnalavano agli amministratori locali una serie di disservizi e problemi e tra questi in particolare la mancanza da più di un anno della tac, una struttura indispensabile per la diagnostica, lo stop dei lavori di ampliamento fermi da alcuni anni e la carenza di personale medico nel servizio dialisi e nel reparto di ostetricia e ginecologia. Ed è proprio sull’argomento ginecologia e sul mantenimento del punto nascita che si sono soffermati i sindaci e i vertici dell’Asl. “Su questo tema – ha precisato al suo rientro sull’isola il sindaco di Anacapri Franco Cerrotta – ci è stata data assicurazione che dal 2 gennaio, con la chiusura del reparto di ostetrica e ginecologia dell’ospedale San Gennaro di Napoli, i medici di quella struttura saranno messi in turno con quelli di Capri. Un sistema organizzativo che consentirà di non lasciare mai scoperta l’isola e il reparto del Capilupi di ginecologi specialisti”. Un’altra garanzia importante è arrivata dal consigliere Marino, rappresentante della Regione, riguardo all’impegno sul recupero dei fondi, circa un milione e 200mila euro, “per riavviare la ristrutturazione dell’ospedale Capilupi”. Sulla mancanza della tac al Capilupi è intervenuto il sindaco di Capri Gianni De Martino che al termine del vertice napoletano ha dichiarato: “L’Asl si è impegnata a sostituire la tac ed a garantire un approfondimento complessivo sulla riorganizzazione funzionale della struttura anche con riferimento all’esempio delle altre realtà isolane del golfo di Napoli”. Soluzioni che oltre a essere diffuse attraverso un documenti i due amministratori, Cerrotta e De Martino, hanno anche portato all’attenzione dell’assemblea pubblica promossa dal comitato civico “Articolo 32 Isola di Capri-Salviamo il Capilupi” che si era riunita nella sala videowall “Mario Cacace”. Alcune centinaia di persone alle quali sono stati esposti gli obiettivi raggiunti nella riunione napoletana. Risultati sui quali però il comitato non si ritiene soddisfatto ribadendo, in un documento diffuso ieri, che “si tratta sempre delle medesime parole ascoltate tante volte e promesse ripetute negli anni e sempre disattese”. Il comitato, quindi, si è riservato “di pianificare una serie di interventi a breve e medio termine” a partire dai prossimi giorni sulle linee di protesta che intende adottare.