Anna Maria Boniello – Capri. Con la cerimonia di consegna dei premi nella sala auditorium del comune di Anacapri è calato il sipario sulla trentunesima edizione del Premio Capri San Michele. La giuria, presieduta da Francesco Paolo Casavola e composta da Grazia Bottiglieri Rizzo, Ermanno Corsi, Vincenzo De Gregorio, Marta Murzi Saraceno, Lorenzo Ornaghi e Raffaele Vacca, ha scelto anche per la trentunesima edizione nomi di elevato spessore e levatura culturale. Ad aprire la cerimonia di proclamazione dei vincitori e di assegnazione dei premi un intervento musicale con l’esibizione a quattro mani dei pianisti Maria Sbeglia e Umberto Zamuner, poi l’intervento di Raffaele Vacca che ha tracciato un profilo del premio che si rinnova di anno in anno “restando fedele a se stesso – ha ricordato – nella serietà e nel rigore delle scelte senza cedimenti alle mode e a condizionamenti”. Quindi è iniziata la consegna, ai vincitori dei premi, degli artistici piatti in ceramica. “Dalla parte dei poveri. Teologia della Liberazione, teologia della Chiesa”, è risultata essere l’opera vincitrice della trentunesima edizione del Premio Capri San Michele: un testo a quattro mani scritto dal peruviano padre della teologia della liberazione Gustavo Gutiérrez e dal cardinale tedesco Ludwig Gerhard Müller. Al vicedirettore della sala stampa vaticana Angelo Scelzo è stato attribuito il “Premio Speciale” per il libro “La penna di Pietro”. Le opere che hanno vinto il San Michele per le altre sezioni sono state: per la filosofia “La vita alla luce della fede” di Dario Antiseri e Flavio Felice; per la teologia “La Chiesa Cattolica verso la riforma” di Severino Dianich; “Un paese ben coltivato. Viaggio nell’Italia che torna alla terra e, forse, a se stessa” di Giorgio Boatti per il paesaggio; per i giovani “Auf wiedersehen Italia. In fuga verso il futuro” di Leopoldo Innocenti; “Giuseppe Dossetti” di Paolo Pombeni per la storia; per l’attualità “Riflessione di un cristiano” di Raffaele Cananzi; per la psicologia “Il padre libertà dono” di Claudio Risé. Dopo le opere la consegna del premio Capri San Michele per il giornalismo “Italo De Feo” assegnato ad Alessandro Barbano, direttore de “Il Mattino”, il riconoscimento che viene assegnato a un giornalista che con la sua attività abbia messo particolarmente in luce la situazione del Mezzogiorno. Il premio è stato consegnato da Diana De Feo, figlia di Italo De Feo, meridionalista e personaggio di punta nell’Italia della ricostruzione, direttore e vicepresidente della Rai fin dal 1964. Il premio Anacapri è andato a Giuseppe Manzo, ambasciatore d’Italia a Belgrado, e il premio di varia umanità a Vincenzo Caputo, vicepresidente nazionale dei giovani industriali. Riconoscimenti speciali al chirurgo napoletano Gennaro Rispoli, primario dell’Ascalesi e curatore della farmacia e del museo degli Incurabili, alla scrittrice sorrentina Cecilia Coppola per l’opera “L’Angelo custode e angeli del bene e del male nell’epopea di Torquato Tasso” e a Luca Castellin per “Il realista delle distanze. Reinhold Niebuhr e la politica internazionale”.