Anna Maria Boniello. Le grandi firme del giornalismo italiano si sono incontrate a Capri in occasione della quinta edizione del Premio Biagio Agnes. Un appuntamento annuale con l’isola azzurra e i grandi nomi della carta stampata, della televisione, delle agenzie, della radio e del mondo culturale. Una due giorni intensa che si è aperta con il monologo di Antonello Piroso “Enrico Mattei: immaginare il futuro per ricostruire il presente”, quasi un thriller narrato da Piroso con estrema bravura. Un fitto carnet di eventi sotto la regia del presidente del premio, Simona Agnes, figlia dello storico direttore generale Rai a cui è dedicata la manifestazione, che è riuscito a riunire a Capri insieme al gotha del giornalismo numerosi rappresentanti del mondo istituzionale, a cominciare dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Filippo Patroni Griffi, dal senatore Riccardo Villari, dall’assessore regionale al turismo Pasquale Sommese, e i rappresentanti del mondo culturale. Tra questi il rettore dell’università di Salerno Raimondo Pasquino e il professor Pellegrino Capaldo che hanno partecipato al convegno “Mezzogiorno e nuovo meridionalismo: i moniti di Napolitano” con la presentazione del libro del giornalista Paolo Franchi “Giorgio Napolitano: la traversata da Botteghe Oscure al Quirinale”, moderato dal direttore Roberto Napoletano. Un parterre di tutto rispetto che ieri sera nella straordinaria cornice del chiostro grande della Certosa di San Giacomo ha presenziato alla cerimonia di consegna dei premi, che ha visto nel ruolo di conduttori i giornalisti Laura Chimenti e Gerardo Greco, due volti noti del piccolo schermo. Sul grande palco della Certosa, ripresi dalle telecamere di Rai Uno (la premiazione andrà infatti in onda il 29 giugno alle 23.20 sulla rete ammiraglia della Rai), sono saliti a ricevere i premi i big del mondo dei media nazionale e internazionale. Il premio alla carriera è andato a Mario Cervi, uno dei decani del giornalismo italiano, tra i fondatori del Giornale. A consegnare il premio a Cervi è stato il direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano. Il premio internazionale è andato a John Lloyd, editorialista del Financial Times, apprezzato scrittore e critico letterario, che ha ricevuto la scultura, un’opera di Bartolomeo Gatto, dalle mani del direttore generale della Rai Luigi Gubitosi. Il premio Biagio Agnes per la carta stampata è andato quest’anno a Francesco Verderami, firma di punta del Corriere della Sera, che è stato premiato dal sindaco di Capri Ciro Lembo. Per la televisione il premio è andato quest’anno a Marcello Masi, direttore del Tg2; a premiare Masi è stata Simona Agnes, presidente del premio, sul palco anche Emilio Albertario e Luciano Onder che con le loro rubriche di approfondimento hanno rafforzato il Tg2. Il premio comunicazione istituzionale, consegnato dal direttore del Messaggero Virman Cusenza, è andato a Pasquale Cascella, consigliere e direttore dell’ufficio stampa del presidente della Repubblica sino alla fine del settennato. A consegnare il premio under 35 alla giovane giornalista del Tg5 Costanza Calabrese è stato il direttore del Tg1 Mario Orfeo. Premio per la radio a Eduardo Montefusco, presidente di Rds, consegnato dal commissario Agcomn Antonio Martusciello, e premio giornalista scrittore a Raffaele La Capria da parte dell’assessore Pasquale Sommese. Premio nuove frontiere ad Angelo Maria Perrino di affaritaliani.it, premiato da Pierluigi Magnaschi. Nella sezione premi speciali, un premio significativo è andato al padre francescano Ibrahim Faltas, parroco di Gerusalemme: sul palco il cavaliere del lavoro Grazia Bottiglieri Rizzo, presidente Rbd armatori. Premio speciale a Duilio Giammaria del Tg1, premiato da Stefano Folli