Capri.
Clamoroso incidente ieri mattina alla motonave ferry “Aries Tide” che ha bloccato per alcune ore la navigazione nel porto di Capri. Durante le operazioni di ormeggio, un improvviso guasto al verricello che azioni i comandi di apertura e chiusura del portellone di imbarco dello scafo ha bloccato l’imbarcazione mentre si accingeva a prendere il largo verso Napoli. Il portellone è caduto in acqua impedendo perciò alla nave, che trasportava 6 autoveicoli, la partenza per motivi di sicurezza. L’ “Aries Tide”, della compagnia Giuffrè Lauro, che viene impiegato per il trasporto dei veicoli che portano merci pericolose, gas, idrocarburi e rifiuti, è stato immediatamente soccorso dagli uomini della capitaneria di porto che prestano servizio al Circomare di Capri alla guida del tenente di vascello Alessandro Sarro. I militari hanno interdetto alle normali operazioni di imbarco e sbarco, per alcune ore, il tratto della banchina principale, trasferendo il traffico marittimo sul versante opposto della Banchinella. Le operazioni, coordinate dal maresciallo Francesco Amendola della capitaneria di porto, sono andate avanti fino al pomeriggio e in supporto ai marinai sono stati impiegati anche gli ormeggiatori e un subacqueo. Il sommozzatore si è calato per coadiuvare le operazioni di recupero del portellone che era rimasto a pel d’acqua. Fondamentale, quindi, è stato l’impiego della gru del porto turistico di Capri che, dopo azzardate e difficili manovre, con l’aiuto del subacqueo che ha agganciato il portellone al braccio mobile della gru ha sollevato il pesante ponte mobile in ferro che era rimasto legato da un lato allo scafo. Nonostante il recupero del portellone, però, non è stato possibile far scendere a terra i 6 camion che si erano imbarcati per raggiungere la terraferma. Nel pomeriggio sono arrivati a Capri i tecnici del Rina, il Registro Navale Italiano, che hanno ispezionato la nave per verificare i danni subiti dall’imbarcazione che solo dopo essere stata messa in sicurezza è stata autorizzata al trasferimento dal porto di Marina Grande a quello di Napoli, con destinazione finale il cantiere navale per la riparazione dei danni subiti e per tutti gli interventi di ripristino del mezzo. Il Rina aprirà un’inchiesta per risalire ai motivi che hanno determinato il guasto al ponte metallico adibito all’imbarco e allo sbarco dei veicoli.