Fonte: lucianopignataro.it
di Marco Milano
Centotrentacinque, è il numero delle candeline che spegne quest’anno la pizza Margherita e per l’occasione alla Pizzeria “San Ciro” a Brescia, gestita dallo chef Ciro di Maio, in prima linea nell’impegno per il sociale, dall’insegnamento dell’arte bianca nelle carceri di Brescia, al supporto al canile dove porta l’acqua avanzata al ristorante in una ottica anti-spreco e che da sempre aiuta gli svantaggiati che vogliono diventare pizzaioli per uscire dalla povertà, realizzando una nuova ricetta di Margherita ribattezzata la “pizza della felicità”. La ricetta, infatti, è stata pensata per i momenti di gioia che dona la pizza. “La prepariamo quando dobbiamo festeggiare – ha spiegato Ciro di Maio – una nuova persona che impara l’arte bianca con noi o chi aiutiamo a tornare a casa dalla famiglia”.
A ispirarlo il concetto che la pizza rende felici, una conferma scientifica arrivata dalla biologa nutrizionista Jolanda Grillone dell’Osservatorio Malattie Occupazionali e Ambientali dell’Università degli Studi di Salerno che in un recente incontro pubblico ha evidenziato che “in una Margherita c’è il triptofano, un amminoacido essenziale presente nella mozzarella e nell’impasto”. Lo studio presentato durante il “Pitti Pizza & Friends” di Salerno ha così portato alla luce che considerando che “tale sostanza viene utilizzata dal corpo per produrre serotonina, ‘l’ormone della felicità’, un neurotrasmettitore che contribuisce al benessere e alla felicità” la margherita rende ancora più felici. E così come una simbolica festa di compleanno per i centotrentacinque anni di Margherita composta da pomodori che “sono ricchi di licopene, un potente antiossidante della famiglia dei carotenoidi che conferisce loro il caratteristico colore rosso, quindi apportano ulteriori benefici per la salute”, e dal basilico, utilizzato come condimento, “noto per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e digestive”, lo chef Ciro di Maio ha deciso di realizzare una pizza, che ha voluto chiamare “pizza della felicità”.
Originario del napoletano e alla guida a Brescia di “San Ciro” ha spiegato di dedicarla “a chi, come noi, ha trovato la gioia nella pizza – ha detto – Io ne ho fatto un lavoro e una motivazione di vita, quando immigrati o persone ai margini mi chiedono di insegnare loro l’arte della pizza lo faccio volentieri. Li aiuto con un lavoro. Ad alcuni dei miei collaboratori ho pagato il volo aereo per tornare dalla famiglia per brevi periodi di vacanza, la pizza è felicità anche per loro”. Felicità e qualità visto che come messo in evidenza da Ciro “la pizza, se preparata con ingredienti di prima qualità e con olio extravergine di oliva, apporta benefici salutistici ai consumatori. I benefici derivano prevalentemente – aggiunge – dalla presenza di composti antiossidanti, largamente rappresentati a partire dal selenio, dalla vitamina C, ai carotenoidi, alla vitamina E, ai polifenoli fino ai bioflavonoidi”.
Per chi volesse assaggiare la ricetta di Ciro, “San Ciro” si trova a Brescia (vicino al multisala Oz, in via Sorbanella), apprezzato come “bandiera” della tradizione napoletana, a partire dagli ingredienti come olio dop, mozzarella di bufala campana dop, pomodorino del Piennolo, ricotta di bufala omogeneizzata e porchetta di Ariccia Igp. Fondamentale, poi, è la pasta, ogni giorno Ciro viene scelto il livello esatto di idratazione, in base all’umidità di giornata. In menù ha la pizza verace, ma anche il battilocchio, la pizza fatta da un impasto fritto nell’olio bollente e subito servito avvolto in carta paglia. E le pizze sono rigorosamente tutte diverse, artigianalmente. Ciro di Maio ama ribadirlo spesso che gli piace “tirare le orecchie alle pizze – spiega – ognuna ha il suo carattere e deve mostrarlo, odio le pizze perfettamente rotonde e se c’è più pomodoro da una parte rispetto ad un’altra è perché usiamo pomodori veri”.
Pizzeria San Ciro
Via Sorbanella, 14
Tel. 030 353 4570
Aperto: tutti i giorni, a pranzo e a cena
Chiuso: il sabato a pranzo
sanciro.eu