CAPRI. Subacquei a caccia di rifiuti speciali sui fondali dell’isola azzurra. Sono stati ripescati dagli abissi oltre a diversi chili ferraglia anche un motorino e una lavatrice. La vasta operazione è partita dalla Capitaneria di Porto di Marina Grande e si è avvalsa della collaborazione del Comune di Capri che ha messo a disposizione uno spazzamare e gli uomini della Capri Servizi impegnati nella rimozione a terra. L’intervento di bonifica dei fondali, avviato dal comando dell’Ufficio Circondariale marittimo di Capri e coordinato dal tenente di vascello Alessandro Sarro, è scaturito a seguito di numerose segnalazioni che erano state comunicate alla Capitaneria di Porto da appassionati subacquei che si immergono quotidianamente al largo delle coste dell’isola. L’intervento che ieri è iniziato all’alba ed è durato alcune ore, ha interessato le coste sul versante nord dell’isola che affaccia sul golfo, in particolare la baia di Marina Grande alle spalle del molo foraneo del porto commerciale e la baia di Gradola a qualche centinaio di metri dalla Grotta Azzurra. A bordo lo scafo della Guardia Costiera si sono imbarcati i marinai della Capitaneria di Porto coordinati in mare dal nostromo del porto e primo maresciallo Francesco Amendola e alcuni subacquei tra cui Stefano Maggioni, un sub professionista che, munito di speciale attrezzatura, si è immerso per guidare la sua… passeggiata sul fondo marino per l’ispezione a Gradola. Una pessima fotografia sotto il livello di quel mare che proprio quest’anno ha ricevuto nello scorso mese di maggio la bandiera blu dal Fee per la sua purezza e per l’elevata conservazione dell’habitat naturale. Una vera e propria ferita in quel tratto di costa considerato dagli ambientalisti per la sua bellezza un raro tesoro della natura. Infatti, lungo le pareti di roccia che costeggiano la baia di Gradola, ancora si possono ammirare le gorgonie di ogni tipo e il corallo. Ed anche se il rinvenimento dei materiali ferrosi non incide assolutamente sulla qualità del mare ne offende ugualmente la vista. Il mezzo veloce della Capitaneria è rimasto ormeggiato a lungo nello specchio acqueo di Gradola dove i sub hanno riportato a galla, tra lo stupore e l’indignazione di turisti e bagnanti che da terra assistevano alla scena, insieme ad altri materiali, addirittura la carcassa di un ciclomotore. L’intervento si è poi ripetuto nella baia di Marina Grande dove la piccola flotta, unitamente allo spazzamare, è rimasta al largo mentre i subacquei hanno iniziato a scandagliare il fondo che ha consentito, poi, di riportare in superficie alcune bombole di acciaio corrose dagli agenti marini e che probabilmente giacevano sotto il livello del mare da diversi anni. Anche una lavatrice è stata rinvenuta nello specchio d’acqua di Marina Grande insieme e vecchie ferraglie, probabilmente scaricate in mare o trasportate dalle correnti. L’operazione di bonifica e pulizia dei fondali marini di Capri cade a distanza di un anno da un altro intervento all’interno del porto commerciale di Marina Grande e addirittura in quell’occasione vennero riportate a galla due pesanti passerelle metalliche adibite all’imbarco dei passeggeri e una serie di batterie esauste insieme a pneumatici.