Fonte: Roma
Con la vivacità e la fisicità di un’eterna adolescente, Lo-renza De Paola (nella foto), grande artefice di iniziative, accadimenti e eventi in giro per il mondo, nel corso di un impegno di lavoro che la lega a Capri, si racconta e racconta del grande impegno che la collega ad iniziative e accadimenti nazionali e internazionali, del periodo vissuto in Spagna e a quello a seguire che l’ha spostata a Londra dove sono incentrate decine di sue iniziative. Aperta e comunicativa, volenterosa e coraggiosa, spostandosi in giro per il mondo, organizza e segue quanto le viene richiesto e commissionato ed in una pausa napoletana che la lega agli amati genitori Enzo e Annalisa e alla sorella Roberta, ripercorre quanto ha fatto finora come cittadina del mondo!.
Cominciando dal principio vuole raccontarmi la sua storia? «Sono nata a Napoli, dopo Roberta, sorella maggiore, in una famiglia molto interessante che mi ha ispirato e fatto conoscere il mondo. Sono stata una ragazza interessata al mondo dell’arte, molto aperta ai rapporti umani, curiosa e con la voglia di esplorare». Chi ha contato, più di altri, nella sua formazione? «I miei genitori con la loro visione aperta della vita e per la libertà che mi hanno dato di poter fare quanto faccio! Principi fondamentali che con l’educazione sono stati alla base della mia vita». Se è forte da dove prende la forza? «Sì, sono forte e penso che la forza mi venga dai valori e dai principi dati dagli insegnamenti familiari. Sono stata una bambina determinata e positiva! In aggiunta penso che la forza mi venga dal considerarmi molto fortunata se penso a quanti hanno molto meno di me». Vuole spiegarmi che tipo di lavoro fa e con chi lo condivide? «Credo di essere un’organizzatrice di eventi internazionali che ormai da anni seguo e mando avanti a largo raggio. Rispondo alle richieste di chi vuole la mia collaborazione per eventi e accadimenti di vario genere».
Cosa è stato difficile in questo lavoro che ha affrontato a livello così ampio? «Quando ci si allontana da casa e si vive all’estero come è stato per me, l’allontanarsi dal nido in cerca di libertà, può anche creare non solo paura ma la nostalgia per un mondo nel quale si è vissuti fin da piccoli. Per fortuna mi sono venuti in aiuto, oltre alla forza l’educazione che ho ricevuto. Poi al contraltare della nostalgia c’è stata la soddisfazione di fare cose in cui ho sempre creduto. Penso di continuare ad essere “cittadina del mondo” perché ho avuto basi solide». Se ha progetti attuali quali sono? «Sto organizzando matrimoni impegnativi e collaborazioni con brand che richiedono la mia collaborazione». Chi l’ha aiutata di più in un percorso anche internazionale e non facile? «Quando ho cominciato a lavorare all’estero, in particolare nel corso dei miei inizi a Madrid nel mondo dello spettacolo, un aiuto mi è stato dato da Pino Sagliocco». E attualmente come procede il suo lavoro? «Contando di continuare a vivere tra Londra e l’Italia ho conquistato una credibilità per la quale gli artisti si fidano di me».
Quali sono gli aspetti del suo lavoro che le piacciono di più? «In aggiunta all’umanità di tante persone con le quali ho collaborato, i momenti indimenticabili di empatia che ci sono in un lavoro leggero e anche frivolo, sono aspetti fondamentali». È ambiziosa? «Sì, per essere andata via dalla mia città con la voglia di evolvermi e quella di esplorare ed andare oltre, come una specie di ambasciatrice». In pratica la sua andata via come vorrebbe definirla? «Non è stato né fuggire né rinnegare, ma aggiungere qualcos’altro! Mi sento cittadina del mondo e mi trovo ovunque». Un desiderio qual è? «Continuare a lavorare con bei progetti e con artisti e produzioni significative in Italia». Dovendosi raccontare caratterialmente? «Sono ottimista, socievole, un po’ permalosa, sicura di me e pronta a puntare su altro». Cosa le piace più d’altro? «Ammiro la bellezza ma prediligo l’intelligenza». Per chiudere cos’è Napoli per lei? «È un teatro aperto».