di Luigi Lembo
Diciamolo subito: a Capri non c’è oggi nessun quartiere a luci rosse anche se, è il caso di dire, in passato probabilmente c’era eccome. Un vicolo sconosciuto a molti che collega via le Botteghe con Via Vittorio Emanuele ha un nome particolare: si chiama via Sella Orta. L’origine di questo nome deriva dalla piccola altura a forma di sella compresa tra Tuoro, S Michele e la collina del Castiglione su cui sorge l’abitato di Capri centro. Secondo molti scrittori del settecento e dell’ottocento tra cui Hadrawa, Romanelli e Feola si è voluto localizzare proprio in quest’area le famose Sellarie di cui parla Svetonio; delle ville cioè, come ci ricorda Borà, destinate all’esercizio della lussuria e al culto di Venere in un contesto bucolico circondato da boschetti e anfratti. La prova viene ascritta al ritrovamento proprio in questa zona di alcune medaglie denominate “Sprintie” ad indicare l’ardore di mostruose laidezze. Queste medaglie rappresentavano da un lato una posa oscena e dall’altro il numero 23 che secondo Hadrawa potevano rappresentare il numero delle camere o anche delle posture offerte. In una delle medaglie è anche indicata l’epigrafe Miteius Juven a indicare chi era demandato a dirigere tale contesto dedicato al piacere. Va detto che l’area non rappresentava un banale lupanare come ad esempio quello di Pompei dove si concedevano prostitute di basso livello ma una serie di lussuose strutture dedicate a dignitari, funzionari e ufficiali imperiali. La prostituzione rappresentava infatti per i Romani una componente essenziale dell’ordine sociale e in un contesto come quello caprese non poteva mancare. Le medaglie trovate a via Sella Orta avevano quindi valore di moneta e di compenso per prestazioni in un periodo in cui Tiberio aveva favorito la creazione di case particolari con esclusive oscenità particolarmente ricercate nella Roma repubblicana ed imperiale. Anche se Svetonio non ne parla è molto probabile che in tale contesto venivano allestite le cosiddette “afrodisie” ossia delle feste celebrate in onore di Venere Ericina, protettrice delle prostitute. Di certo venivano proposte le cosiddette “Floralie” in omaggio della Dea flora, patrona anche della voluttà, comprendendo giochi notturni realizzato dalle prostitute che sfilavano davanti agli spettatori spogliandosi dietro loro richiesta, seguite dalle” nettunalia” durante le quali venivano costruite delle capanne con rami (dette umbrae)nelle quali avvenivano probabilmente le feste a base di sesso. Nel tempo si è discusso anche sulla reale ubicazione di queste ville dedicate al piacere; secondo Alvino, architetto vissuto nei primi anni dell’800, esse sorgevano nell’attuale area detta delle Camerelle, invece prima di lui, secondo il conte della torre di Rezzonico, queste luogo di perdizione sorgeva alle pendici del Castiglione. Resta però profonda la convinzione che fosse proprio nell’area di via Sella Orta e quella di dove oggi sorge il Centro Congressi il contesto scelto da Tiberio e destinato al piacere della carne. Va infine detto poi che nel “ secessus Caprensis”, viene esplicitamente raccontata come la fantasia erotica del vecchio imperatore si fosse sbizzarrita. Tanto per cominciare aveva fatto costruire proprio nei sellaria, una sorta di erotici separé, forniti di sedili la cui forma favoriva specifiche forme di piacere. In questi sellaria capresi pare che Tiberio raccogliesse “compagnie” di ragazze e di “transessuali”, professionisti del sesso, che sotto i suoi occhi e quella di amici compiacenti si esibivano in spericolate figure erotiche: un genere di rapporti a tal punto complicati, e verosimilmente acrobatici, che ancora oggi si discute sulla loro effettiva natura (pur se il loro nome, dal greco sfinktér, lascia pochi dubbi sul principale focus della faccenda). Come se non bastasse, nelle innumerevoli camere delle sue ville Tiberio aveva fatto distribuire i libri di Elefantide, autrice di un manuale erotico che godette di larga fortuna nel mondo antico. Come dire che nell’Isola dell’Amore anche Tiberio non aveva potuto far a meno di avere il suo Kamasutra…