Fonte: LucianoPignataro.it
di Marco Milano
“Mangiar bene è un’arte!”. Curti, piccolo comune del Casertano, contiguo a Santa Maria Capua Vetere, seimila abitanti ma una pizza che ti fa affrontare chilometri senza pensarci due volte. La pizza di Peppe, infatti, è ad alta digeribilità come poche, una lievitazione studiata, frutto di anni di ricerca. Giuseppe (Peppe) Moccia guida “La Ginestra Pizza Lab” con passione, ma anche con approfondimento, uno studioso della cucina, un Maestro Pizzaiolo, un professore della ristorazione. “Dopo gli studi universitari in biologia, la mia voglia di ricerca e il mio costante bisogno di superarmi mi hanno portato ad esplorare e ad approfondire il mondo della pizza, che ho sempre amato – spiega Peppe – Ho trascorso gli ultimi quindici anni a studiare tutti quei processi che la caratterizzano e che la rendono speciale”. Affabile, con gli occhi che sorridono, un galantuomo di altri tempi per i modi e la vocazione all’accoglienza, Peppe non si stanca mai di preparare pizze perfette, piatti impeccabili, e subito dopo, raggiungere i commensali ai tavoli, dialogare con loro, esaudire le loro curiosità. “Proporre una pizza digeribile e gustosa è stato sempre il mio principale obiettivo da raggiungere – dice – ricevo spesso complimenti per questo”. Ma la sua indole lo spinge a non smettere mai di fare ricerca, di sperimentare nuovi processi per fare sempre meglio. “Ho preso parte a tantissimi eventi – ha raccontato per la presentazione web della sua pizzeria-lab – dove affluivano centinaia di persone e ho avuto l’opportunità di mettere in pratica tutti quei processi di lavorazione che ho costantemente testato e che oggi mi consentono di proporre un prodotto dalle caratteristiche originali e da una digeribilità che, a detta di molti, lascia quasi la percezione di non aver mangiato”. E così, diventato chef “da adulto”, Giuseppe Moccia mette in cucina cuore, passione, esperienza, e anche tante conoscenze acquisite nelle sue altre “vite” professionali. Tutto messo insieme rende impeccabile una cena da “La Ginestra Pizza Lab”. Si parte dalla scelta delle migliori farine da abbinare insieme per preparare impasti a lievitazione lunga che garantiscano un prodotto finale indimenticabile come ogni commensale riconosce a Giuseppe Moccia, tornando e ritornando in quel piccolo angolo di paradiso a tavola di una località piccina ma famosa per un celebre monumento “la conocchia” che ne omaggia l’antichità. “Oggi finalmente posso dire di aver realizzato il mio grande sogno – disse entusiasta al suo esordio in cucina Giuseppe – di aver iniziato una meravigliosa avventura”. E l’avventura continua con la moglie sempre al suo fianco. Imperdibile per iniziare è sicuramente il “crocchettone alla Nerano”, (patate a pasta gialla in doppia cottura, pepe e sale, chips di zucchine, scaglie di provolone del Monaco) ma, lasciatevi spazio in pancia sufficiente ad un percorso di pizza che fa rimanere soddisfatti senza se e senza ma. Overture con la “pizza cristallo”, una pizza nel “padellino”, croccante all’esterno ma che si scioglie in bocca, e non poteva che chiamarsi cristallo, ovvero delicato ma che acquista corpo con ingredienti di altissimo livello, come la salsa di pomodori san Marzano, i pomodorini datterini confit caramellati, le olive nere di Itri, i “cucunci”, ovvero i fiori di cappero crudi, gelosamente custoditi sotto aceto e rigorosamente di Pantelleria, basilico, olio evo aromatizzato all’aglio, le alici della migliore qualità. E poi si passa alle classiche pizze a cottura a legna, anche se classiche per modo di dire. “La Ginestra Pizza Lab” è innovazione e sperimentazione, ricerca della perfezione. “Gli ingredienti per le farciture sono appositamente selezionati e accostati per perfezionare quello che poi ogni volta diventa una piccola opera d’arte – spiega il Maestro Pizzaiolo Giuseppe – Anni di sperimentazione oggi ci consentono di poter affermare che le nostre pizze sono soffici strati di leggerezza farciti con i migliori ingredienti per un’esperienza sensoriale unica”. Su tutte merita una menzione speciale la pizza “baciata” alias la “Zio Peppe”, impasto a lunga lievitazione, soffice, un semicalzone, provola affumicata, datterino giallo, cipolla rossa caramellata, fonduta di parmigiano e in uscita speck. Da provare anche la “cacio e pepe rivisitata” con fior di latte, spuma di pecorino, pepe tostato, basilico, olio evo e la pizza “crema di zucca” con mozzarella di bufala, crema di zucca, guanciale, olio evo e basilico. Non si può mancare da Giuseppe Moccia l’appuntamento con il dessert, molto più che un fine pasto, una cena nella cena, raffinato gourmet che completa una serata per palati raffinati. E la prima scelta, senza ombra di dubbio, è il “fagottino”, un fagottino di pizza farcito con crema pasticcera preparata freschissima, amarene (quelle intere della migliore qualità) e in uscita caramello salato (niente di commerciale lo prepara personalmente Maestro Giuseppe), alla pari del tiramisù fatto in casa dalla signora che accompagna Giuseppe nella vita e in questo splendido, intimo, locale di Curti.
La Ginestra Pizza Lab
Via Pola – 81040 Curti – Caserta