Anna Maria Boniello. Capri – Il Comandante della Polizia Municipale di Capri Marica Avellino è stata iscritta dal Pubblico Ministero Giovanni Corona nel registro degli indagati per abuso d’ufficio e falso ideologico. La vicenda si inquadra nell’ambito della riapertura dell’ Anema e Core, la taverna che lo scorso mese di luglio venne sequestrata dallo stesso Magistrato Corona, e che riaprì a distanza di un mese e mezzo, dopo aver adempiuto ai lavori ed ottemperato alle norme di sicurezza contestate dal Magistrato nel provvedimento di sequestro. Unitamente al sequestro dei locali venne anche sequestrata la licenza di commercio, per cui, per poter riaprire i battenti, era necessario il rilascio di un nuovo atto amministrativo che viene firmato dal Comandante di Polizia Municipale, che ha l’obbligo di verificare la legittimità della richiesta unitamente alle relazioni degli uffici competenti sulla sicurezza, Asl, Vigili del Fuoco e quello della Commissione Comunale di Vigilanza. Il Pm, nell’ambito delle indagini, dopo aver effettuato gli opportuni provvedimenti sulla legittimità del rilascio della nuova concessione ha riscontrato che mancavano alcuni documenti importanti. E proprio sull’assenza di questi si sono appuntate le attenzioni del Pubblico Ministero Corona, che ha convocato in Procura il Comandante dei Vigili come persona informata dei fatti. Nel corso del colloquio fra Magistrato e Comandante dei Vigili sono emerse però una serie di elementi controversi e tra questi quello che nel fascicolo, presentato in Procura onde poter ottenere il dissequestro del locale, e che conteneva le relazioni e le autorizzazioni dell’Asl, dei Vigili Del Fuoco mancava proprio il verbale di constatazione e la relazione della Commissione di Vigilanza Comunale. Questo elemento, che il Magistrato Giovanni Corona riteneva indispensabile per al rilascio della nuova licenza commerciale, ha fatto mutare la posizione del Comandante Avellino ed a quel punto le è stato comunicato dallo stesso Pm che sarebbe stata iscritta nel registro degli indagati. Ieri negli uffici della Polizia Municipale in piazzetta si respirava però aria tranquilla anche perché, come affermato dallo stesso Comandante Avellino, la procedura da lei effettuata, in ottemperanza agli articoli del dpr 311 del 2001 che disciplinano la materia, era quella che da sempre viene applicata nel rilascio delle licenze commerciali nei locali e nelle attività commerciali che hanno una capienza sino a novantanove persone. Inoltre la Commissione di Vigilanza Comunale anche in passato prima della sua nomina non si era mai riunita, ed anzi, dopo il suo insediamento, era stato lo stesso Comandante Marica Avellino a sollecitare la nomina di un componente in sostituzione di un altro che aveva presentato le dimissioni. Un chiarimento però che non è servito al Magistrato ad evitare di iscrivere il Comandante dei Vigili Urbani della città di Capri nel registro degli indagati, inserendo un altro capitolo nella querelle giudiziaria che all’inizio quest’estate ha tenuto banco sull’isola.