Anna Maria Boniello. Capri – Hanno risposto in centinaia all’appello lanciato dal parroco di Capri Don Carmine Del Gaudio che, insieme all’amministrazione comunale, ha fortemente voluto riunire la comunità isolana in una fiaccolata che partendo dalla piazzetta si è snodata nei vicoli del centro storico per arrivare sino a Tiberio, davanti alla scuola elementare intitolata al martire della camorra Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere di Poggioreale, che è stata devastata con un raid teppistico ed atti vandalici nei primi giorni di Settembre, proprio alla vigilia della riapertura dell’anno scolastico. Ad aprire il corteo luminoso, accanto al parroco di Capri il primo cittadino Gianni De Martino che ha guidato insieme al sacerdote il lungo serpentone di fiaccole sino a Tiberio per fermarsi all’esterno del plesso scolastico che si è affollato di bambini, famiglie, insegnanti, giovani, anziani e tanti isolani che con la loro silenziosa presenza hanno voluto condividere con le istituzioni religiose e laiche momenti di riflessione su un episodio che, secondo gli organizzatori, non può e non deve passare inosservato. Una volontà che è stata espressa anche nelle parole del sindaco che ha voluto ringraziare i suoi concittadini per la massiccia partecipazione, ma ha voluto anche esprimere il suo disappunto con le parole del suo intervento nel quale ha dichiarato : “Siamo rimasti molto dispiaciuti quando abbiamo visto cosa è stato fatto questa scuola, verso un posto che non meritava assolutamente quello che ha subito. Ringrazio le famiglie che si sono date da fare per fare rientrare i bambini in questo splendido istituto, che penso sia il più bello di Capri, una vera e propria villa, una casa. Anzi, la casa di tutti voi bambini. Resta però il dispiacere di aver fino adesso lasciato impunito questo scempio e voglio quindi lanciare un appello alle famiglie: è vero che probabilmente si tratta di una ragazzata, ma non posso comprendere come nessuno abbia visto o sentito nulla. – Spero che un episodio del genere non succeda più – conclude De Martino con un appello- e se avete sentito o visto qualcosa non abbiate paura di dirlo.” Poi la parola al parroco Don Carmine del Gaudio che dopo aver ringraziato le istituzioni che hanno accettato la sua idea ha stigmatizzato alcuneassenze: “Peccato che questa sera non sia stata condivisa da chi ha responsabilità nel campo educativo, avrei voluto vedere qualche volto che non sia solo quello delle maestra che in una maniera entusiasta curano l’educazione dei nostri ragazzi. Avrei voluto la presenza o almeno uno scritto di qualche dirigente. Prendiamo coscienza del fatto che Capri – conclude il parroco- che tutti definiscono l’ombelico del mondo, rischia di diventare una di quelle periferie di cui parla Papa Francesco: periferia della salute, con i problemi e le incertezze sull’ospedale e periferia culturale.” Al termine della fiaccolata, nel giardino della scuola è stato simbolicamente piantato un alberello di ulivo.