Fonte: Il Mattino
di Paolo Barbuto
Cerca di smorzare la polemica spiegando che le immagini di Capri sono le stesse di tutto il Paese con i giovani che cercano divertimento. Però Marino Lembo è uomo capace di interpretare le situazioni e, da sindaco di Capri, non può permettere che la situazione sfugga di mano.
Sindaco, ci sono troppi assembramenti, cresce il rischio del contagio.
«Non esageriamo, c’ è la voglia di divertimento che i giovani hanno dovunque, soprattutto d’ estate, soprattutto in un’ isola meravigliosa come Capri».
D’ accordo ma la ressa c’ è, ed è nel territorio che lei amministra.
«Ma io mica resto a guardare? Sto già predisponendo un’ ordinanza che andrà in vigore da domani (oggi per chi legge n.d.r.) con la quale renderò obbligatorio l’ uso delle mascherine in determinati luoghi e in particolari orari».
Mascherine obbligatorie anche all’ aperto a Capri, dunque.
«Lo ripeto, con precise modalità: nella zona della piazzetta dalle 19 alle 21, l’ ora dell’ aperitivo quando si crea maggiore ressa. Nell’ area dei locali da ballo e dei bar invece l’ obbligo scatterà alle 23 e andrà avanti fino a notte fonda, fino alle 3».
Non teme che l’ obbligo di mascherina possa essere considerato un fastidio e allontanare i turisti dall’ isola?
«Guardi che io dico spesso che la mascherina la indossa chi vuol bene a Capri, chi si batte per tutelarla, chi sta dalla parte dell’ isola e vuole conservarla serena e lontana dal pericolo.
Perciò sono convinto che nessuno la vedrà come una oppressiva imposizione. Anche perché stiamo pensando di rendere unica questa occasione».
Cosa intende?
«Stiamo verificando la possibilità di realizzare mascherine con il brand Capri da offrire ai turisti. Averla e indossarla potrebbe diventare l’ occasione per mostrarsi alla moda».
Complimenti per l’ inventiva. Ma è convinto che riuscirà a far passare l’ obbligo di mascherina?
«Naturalmente ci saranno controlli, come è sempre accaduto dall’ inizio della pandemia, anche se con i numeri estivi c’ è bisogno di maggior supporto».
Si riferisce agli agenti?
«Innanzitutto ringrazio tutte le persone che svolgono controlli a Capri, dalla polizia ai carabinieri, dalla Guardia di Finanza all’ infaticabile polizia municipale. Però c’ è bisogno di maggior supporto.
Scriverò a Prefetto e Questore chiedendo la possibilità di avere più personale, soprattutto nei giorni difficili del week end».
Come sta ripartendo Capri nell’ estate del Covid 19?
«Stiamo lottando per garantire il rispetto delle norme e per regalare un’ estate serena ai nostri ospiti. Ci sono controlli e una tenda Covid al porto turistico; controlli anche a Marina piccola dov’ è consentito lo sbarco e ciascuna persona viene verificata. Su Funicolare e bus c’ è obbligo di mascherine e sanificazione costante».
Però nei locali il Comune non controlla e può accadere qualunque cosa.
«Abbiamo fatto riunioni con tutti i commercianti, gli albergatori, i gestori di locali, i gestori di lidi di Capri. Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che dal rispetto delle regole dipende il nostro futuro. Non è questione di contravvenzioni che fanno paura ma di squadra che lavora unita pensando al domani».
Ecco perché vanno cancellati gli assembramenti. Un focolaio a Capri sarebbe drammatico.
«È un’ ipotesi che non prendo nemmeno in considerazione, ho fiducia nei capresi e nei turisti. Sapremo rispettare le regole tutti insieme e andremo verso un’ estate serena».
Ma con l’ obbligo di mascherina.
«Vede a me non piace che si dipinga Capri come luogo di assembramenti e pericolo. Di fronte a una possibile situazione di difficoltà ho già annunciato che prenderemo contromisure immediate, però è giusto anche far passare il messaggio che a Capri si viene in totale tranquillità perché di pericoli qui non ne esistono e le verifiche sono costanti e stringenti».