Anna Maria Boniello. Capri – Il Consiglio di Stato ha confermato il divieto di sbarco deciso dal sindaco di Capri Gianni De Martino che il 7 Maggio firmò l’ordinanza che vietava alle imbarcazione adibite al trasporto turistico di ormeggiare all’imbarcadero dello Scoglio delle Sirene di Marina Piccola. Il provvedimento era mirato a vietare che la baia di Marina Piccola venisse affollata di natanti non adibiti a diporto ma a traffico turistico, trasformando quello specchio d’acqua in uno scalo marittimo. Iniziò così un braccio di ferro tra il comune e le cooperative Sant’Andrea, Sant’Antonio e Marina di Lobra, provenienti dalle zone di Massa Lubrense ed Amalfi che in virtù di una vecchia ordinanza erano autorizzate all’attracco per un massimo di 90 passeggeri e tre corse al giorno, negli orari stabiliti dal precedente sindaco di Capri Ciro Lembo tra le 9.15 e le 9.45 per gli arrivi e partenze tra le 18.00 e le 18.45. Alla pubblicazione della nuova ordinanza scattò la protesta con le imbarcazioni delle cooperative colpite dal provvedimento che ormeggiarono al piccolo molo occupando l’intera area, ed intanto i legali delle cooperative presentarono un ricorso al TAR per la sospensione della delibera. Il Tar non accolse la sospensiva e così divampò la protesta, proprio all’inizio della stagione turistica, che durò alcuni giorni e che impedì alle piccole imbarcazioni da diporto ed ai tender dei megayacht di attraccare all’imbarcadero dello Scoglio delle Sirene. Una protesta che durò ben sei giorni e che finì in virtù della mediazione del Comandante della Capitaneria di Porto di Capri, quando, il 21 Giugno il Comandante Dario Gerardi riuscì a mettere intorno ad un tavolo le parti contrastanti tra loro ed individuò in una banchina all’interno del porto commerciale, data in concessione al Porto Turistico, la soluzione tampone che ha consentito e consentirà fino al 31 Agosto alle barche delle cooperative di poter effettuare il trasporto turistico di passeggeri che dalla penisola e dalla costiera possono visitare l’isola. Vennero immediatamente rimosse le boe da Marina Piccola e liberato l’imbarcadero. E sin da allora il servizio trasporto ha continuato tranquillamente con l’approdo nel porto commerciale mentre l’iter burocratico continuava il suo percorso con il ricorso al Consiglio di Stato che ieri si è espresso con la sentenza che conferma il divieto firmato dal sindaco De Martino. Una decisione che ha trovato un riscontro positivo nelle stanze del comune, ed è arrivata puntuale la dichiarazione del sindaco : “La sentenza del Consiglio di stato conferma, ulteriormente, che il Comune aveva visto giusto. Quanto abbiamo deciso per Marina Piccola segna solo il primo passo verso la ricerca di una regolamentazione che possa ridare allo Scoglio delle Sirene, alle zone balneari e all’intera costa quella immagine a cui eravamo abituati fino a qualche anno fa. Ma sosteniamo che l’ unico e solo vero porto di Capri resta quello di Marina Grande. Il nostro obiettivo non è ridurre gli arrivi, ma renderli degni, decorosi e soprattutto sicuri”. Soddisfazione che riecheggia anche nella dichiarazione del vicesindaco Roberto Bozzaotre che sottolinea che “la sentenza emessa consente all’amministrazione comunale di proseguire nell’opera di salvaguardia e valorizzazione di Marina Piccola e la sua baia che era diventata incomprensibilmente un vero e proprio porto”. Dalla penisola rilancia Marcello Gambardella in rappresentanza delle compagnie : “La sentenza del Consiglio di Stato ha sancito l’improcedibilità del ricorso in appello. Se il Comune non consentirà l’approdo a Marina Grande dopo il 31 Agosto, come scritto nel verbale, questa problematica sarà oggetto di un nuovo e specifico ricorso al TAR che dovrà esprimersi alla luce delle liberalizzazioni, e cioè di includerci nelle programmazioni di trasporto turistico così come avviene per altre compagnie”