Anna Maria Boniello. Capri – Il Comune di Anacapri arricchisce ancor più il suo patrimonio di opere d’arte. Il sindaco Franco Cerrotta ha presieduto ieri la Giunta che ha votato l’acquisto dell’intera collezione che va dal 1925 al 1966 delle opere del maestro Raffaele Castello. Novanta quadri che sono stati creati nell’arco della vita del pittore nato a Capri nel 1905 e morto a Napoli nel 1969. Castello era ritenuto dai critici tra i più grandi e significativi esponenti della pittura astrattista e testimone in Europa dell’avanguardia artistica dall’est all’ovest. Castello ha conosciuto a Capri i più grandi esponenti dell’arte contemporanea, diventando amico personale di Kandinsky e Fenninger, Ungaretti e Malaparte, Jean Paul Sartre e Roger Peyrefitte, solo per nominarne alcuni. L’artista caprese è stato poi uno dei maggiori discepoli di Otto Sohn-Rethel. Castello ha conosciuto e frequentato anche la colonia di pittori futuristi che vivevano a Capri e tra i suoi amici più intimi si annovera anche Enrico Prampolini. Prima di procedere all’acquisto della collezione, il sindaco Cerrotta si è avvalso della consulenza di esperti affidandosi poi ad Antonella Basilico Pisatura, che nella sua qualità di docente universitario e critico d’arte, in una lunga e dettagliata relazione ha espresso il suo parere favorevole all’acquisto delle opere, ritenendo l’iniziativa di grande valore culturale e che l’acquisizione che l’amministrazione ha effettuato costituisce un notevole investimento da parte del Comune ed il grande valore della collezione aggiunge un’importante tassello alla politica culturale già intrapresa dal Comune di Anacapri. E le novanta tele che sono state acquistate per soli 110.000 euro saranno esposte sino a una sistemazione definitiva all’interno della Casa Rossa, il museo che già ospita un’altra collezione di dipinti su Capri dell’800 ed il ‘900 che il Comune acquisì nel 2003 da un collezionista privato. L’amministrazione comunale ha comunque già individuato l’immobile dove realizzare un museo permanente dell’isola di Capri, nella proprietà comunale di Villa Rosa, che oggi ospita l’Istituto Commerciale, dopo che saranno conclusi i lavori della costruenda scuola superiore dell’isola. Che l’isola sia riuscita ad acquisire un patrimonio di opere di notevole importanza e che in un prossimo futuro abbia addirittura un museo è stato annunciato con orgoglio dal sindaco di Anacapri Franco Cerrotta che con quest’operazione continua a portare avanti il suo obiettivo, che è quello di far diventare Anacapri città d’arte, tra opere esposte di collezionisti privati, come quelle che si trovano nel Capri Palace di Tonino Cacace, che vanta un ingresso impreziosito da una lunghissima opera di Arnaldo Pomodoro e all’interno addirittura uno spazio è stato dedicato ad artisti di fama, partendo da De Chirico, Allen Jones, Palladino, Lello Esposito, Pignatelli, Kaufmann, Haring ed Arman, e le tele dell ‘800 e ‘900 della Casa Rossa, e con l’installazione dei quadri appena acquistati di Raffaele Castello, uno degli esponenti italiani più famosi della corrente dell’Avanguardia. Raffaele Castello nell’arco della sua vita non ha sempre vissuto sull’isola, ma è stato per lunghi periodi in Belgio, in Francia, in Olanda, in Germania in Cecoslovacchia. Ed in queste città ha intessuto, in quei periodi bui, con artisti di varie correnti, e fra questi Vassilj Kandisky e Lyonel Fenninger. Artisti che hanno contribuito non poco alla sua formazione quando nel ’35 è ritornato a Capri per rimanervi fino agli anni ’40, e poi ha ripreso il suo vagabondare per esporre nei siti più importanti d’Europa.