Capri –
A Capri la guerra delle concessioni in mare. Sarà sicuramente l’argomento dell’estate, specie dopo il blitz che giovedì scorso ha visto entrare in azione, nel porto commerciale di Marina Grande, su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli, i sommozzatori della guardia costiera, i marinai della capitaneria di porto e i militari della guardia di finanza, con i sub muniti di sofisticatissime attrezzature idonee a misurazioni e rilievi sui fondali e foto altimetriche. Un intervento che ha tenuto impegnate le forze dell’ordine per diverse ore nello specchio d’acqua dove ormeggiano gli scafi del Gruppo Motoscafisti, oltre mille metri quadrati di specchio acqueo antistante il pontile in legno dove transitano migliaia di persone al giorno per salire a bordo a una delle imbarcazioni per il giro dell’isola o la visita alla Grotta Azzurra. La maxi operazione era scaturita da una denuncia presentata da un gruppo di operatori locali del settore che avevano chiesto di poter effettuare un servizio turistico particolarmente attento all’ambiente, alla qualità e alla sicurezza della navigazione ma che si erano visti ostacolati da una serie di dinieghi e mancate autorizzazioni da parte del Comune di Capri che aveva votato delibere di Giunta ora al vaglio della magistrata. L’inchiesta, infatti, è stata affidata al pm Luisanna Figliolia che ha avviato le indagini partite la scorsa settimana attraverso la verifica sia degli spazi d’acqua dati in concessione che degli atti amministrativi rilasciati dagli enti competenti. “Una posizione dell’amministrazione – è spiegato nella denuncia presentata in Procura – difficile a comprendere e che ha creato tensione e litigi tra imprenditori dello stesso settore dovuto alle regole poco chiare e di dubbia condivisione perché da una parte viene ostacolato l’accesso al mercato di un settore che è stato liberalizzato e dall’altro favorisce, con attività protezionistiche, altre società”. Ed è su questo aspetto che si incentra l’attenzione del magistrato che ha delegato la guardia di finanza e l’ufficio circondariale marittimo di Capri di espletare tutte le indagini su quanto contenuto nella denuncia che è stata presentata dalla società Capri Cruises srl, società di navigazione che si è vista respingere le richieste di concessioni demaniali. E’ iniziata così una guerra che sicuramente andrà avanti per qualche tempo fino a quando non saranno la magistratura e il Tar a dettare le norme. Capri Cruises è ricorsa anche al tribunale amministrativo, infatti, contro gli atti fatti dai Comuni di Capri ed Anacapri che contingentavano il servizio di battellaggio e di trasporto turistico da e per la Grotta Azzurra e lungo il perimetro dell’isola, l’irrinunciabile percorso di chi vuole ammirare e godersi lo spettacolo di Capri vista dal mare. L’argomento però non tocca solo la navigazione: per poter effettuare servizi in mare è necessario ancorare o ormeggiare le imbarcazioni a un pontile o a gavitelli. Ed è proprio su questo che verte tutta la denuncia presentata in Procura in quanto i denuncianti sostengono che una delle cooperative, quella dei Motoscafisti, “occupa uno specchio acqueo che eccede enormemente dalla concessione ricevuta, con una grande porzione di occupazione abusiva”. Tutto ciò è stato documentato attraverso rilievi fotografici e aerofotogrammetici e completata da una relazione tecnica a firma di un architetto esperto della materia. Tra gli altri elementi forniti alla magistratura c’è anche il danno erariale, unitamente alla segnalazione che due imbarcazioni in dotazione al Gruppo Motoscafisti sono ormeggiate costantemente sul tratto di banchina principale esclusivamente destinato all’ormeggio delle unità navali della guardia costiera oltre a eventuali altre piccole unità di forze dell’ordine e dei servizi adibiti ai servizi tecnico nautici del porto. “Tutto ciò – è stato scritto nella denuncia in Procura – probabilmente in violazione delle ordinanze emesse dalla locale autorità marittima”. Intanto, ieri mattina sul Burc, il bollettino ufficiale della Regione Campania, è stata pubblicata un’istanza presentata dal Gruppo Motoscafisti di Capri di variazione ed ampliamento della concessione demaniale marittima rilasciata alla società nel 2011.