Anna Maria Boniello. Capri – E’ stata ripristinata l’apertura del sentiero di Via Vicinale Arco Naturale. L’isola quindi si riappropria, grazie ad un’attenta campagna di sensibilizzazione fatta dalle associazioni ambientalistiche di Capri, di uno dei percorsi più suggestivi che conducono a luoghi di inenarrabile bellezza e di notevole impatto ambientale e naturalistico. Ieri mattina sul luogo dove era stato consumato lo scempio, a coordinare i lavori di rimozione l’ing. Salvatore Rossi, dirigente dell’ufficio urbanistica ed edilizia privata del Comune di Capri, l’architetto Mario Cacciapuoti, responsabile dell’ufficio paesaggistico e l’architetto Rosalia D’Apice in rappresentanza del Sovrintendente ai Beni Ambientali e Paesaggistici di Napoli. Insieme ai rappresentanti degli uffici tecnici, agenti del Commissariato di Capri e i responsabili delle due associazioni ambientalistiche che avevano sollevato il caso. L’operazione di rimozione è stata affidata agli operai del Comune ai quali il Sindaco Ciro Lembo aveva demandato l’intervento di rimozione della barriera che era stata realizzata dai proprietari di una villetta che si trova proprio a ridosso dell’antico sentiero. Una strada tagliata nella roccia che taglia la collina congiungendo la parte bassa dell’Arco Naturale, con l’antico belvedere e le cosiddette grotte del Fieno. Un ricovero naturale dove contadini ed abitanti di un tempo potevano conservare il fieno per foraggiare gli animali. Una visione di una Capri arcaica, che con la riapertura del sentiero viene riconsegnata alla memoria odierna. La querelle, che ha tenuto banco in questi ultimi giorni, e che ha visto immediata la reazione del Comune e degli uffici preposti al controllo ed alla tutela del paesaggio, era scaturita da un esposto presentato al Sindaco Ciro Lembo ed all’Assessore all’Urbanistica Marino Lembo il 19 Gennaio dal presidente dell’associazione Percorsi e Sentieri di Capri Luigi Farella, dove in un’articolata denunzia evidenziava che da un esame delle mappe catastali del Comune di Capri la sua associazione aveva rivelato una grave alterazione nell’ultimo tratto di strada vicinale all’Arco Naturale, ovvero, denunciava l’ambientalista, dalle mappe catastali era completamente scomparso un tratto di strada che consentiva l’accesso alle Grotte del Fieno. Un complesso di grotte carsiche che si trova alle spalle del belvedere dell’Arco Naturale, e tutt’ora sono descritte in alcuni fogli delle mappe giacenti negli uffici. Un danno enorme per la popolazione caprese che si vedeva privata di un bene pubblico, trattandosi di una strada da sempre percorsa in un’area demaniale, per cui era impossibile la sua privatizzazione. Dopo la visione delle mappe, gli ambientalisti recatisi sulla zona si trovarono addirittura di fronte alla chiusura della strada a causa di una barriera in legno che impediva l’accesso al ripido sentiero. Da qui scattarono controlli e verifiche che portarono all’ordinanza di demolizione che ieri è stata eseguita dopo un attento sopralluogo da parte dei tecnici che hanno visionato tutta l’area e che hanno constatato che oltre la barriera in legno a mo’ di palizzata per una quindicina di metri lineari, era stata anche creata un’aiuola di circa sei metri, proprio sul sentiero, posta sulla pubblica strada, recintata in pietra e roccia calcarea. Intorno erano state anche poste alcune telecamere per sorvegliare il passaggio di persone estranee. Dopo un’operazione durata alcune ore e la rimozione effettuata dagli operai del Comune è stato ripristinato il libero accesso alla Via Vicinale Comunale Arco Naturale, un primo intervento che non si conclude con la rimozione di ieri, anche perché l’ufficio tecnico comunale, insieme a continuare il procedimento amministrativo, provvederà anche ad avviare il ripristino della scarpata preesistente che era stata modificata rispetto alla sua struttura originaria.