Anna Maria Boniello -Capri sicura ma non blindata: è stato questo il leit motiv che si è tenuta ieri mattina in Prefettura a Napoli presieduto dal viceprefetto vicario Angelo Ciuni che ha riunito intorno a un tavolo i rappresentanti delle forze dell’ordine, polizia, carabinieri e guardia di finanza, l’assessore provinciale alla legalità Gennaro Ferrara e i sindaci di Capri ed Anacapri, Ciro Lembo e Franco Cerrotta. La videosorveglianza, è stato precisato, fungerà come rimedio alle azioni di micro-criminalità che questa estate hanno tenuto banco sull’isola azzurra, dai furti nelle abitazioni e in mare fino all’inquietante episodio dei sei gommoni squarciati nello scalo commerciale di Marina Grande. Capri, è stato ribadito durante la seduta del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, non può perdere la sua fisionomia di isola quieta e nello stesso tempo deve garantire la privacy a turisti e vacanzieri che la scelgono come meta di vacanza in estate e durante l’arco dell’anno. Per questo occhi elettronici ma con discrezione. “Partirà la settimana prossima l’installazione di 5 nuove telecamere”, ha assicurato il sindaco di Capri Ciro Lembo ai componenti del vertice di sicurezza in Prefettura. ‘E’ stato già avviato l’iter per la videosorveglianza anche ad Anacapri che sarà non invasiva né aggressiva”, ha dichiarato il sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta. Che questa estate non sia nato un “caso-Capri” lo ha assicurato il viceprefetto Angelo Ciuni che, con dati alla mano, ha dimostrato che “il numero di reati è diminuito rispetto al 2010”. Dichiarazioni distensive tese a rassicurare vacanzieri e residenti. Intanto, sull’isola ieri mattina i carabinieri di Capri ed Anacapri hanno avviato una maxi-operazione a sorpresa sulle strade provinciali e comunali, predisposta dal colonnello Andrea Paris del comando gruppo di Torre Annunziata, per capillare esclusivamente sui taxi in servizio nei due comuni. Il blitz sulle strade carrozzabili dell’isola è stato guidato personalmente dai due comandanti di stazione, Michele Sansonne per Capri e Cristoforo Perilli per Anacapri, le cui pattuglie hanno fermato e controllato oltre 50 taxi nelle ore di punta. Il blitz è iniziato in mattinata per concludersi nel primo del pomeriggio e sui 50 taxi controllati sono state elevate oltre cinquanta multe la maggior parte riguardavano la non attivazione del tassametro, l’assenza dei tesserini di riconoscimento personale che deve essere visibile, sino all’inosservanza dell’obbligo di esposizione del tariffario. Sono state fermate anche autovetture con a bordo turisti, sia italiani che stranieri, dove i militari hanno verificato che in molti casi i clienti non erano stati informati sulle modalità della tariffa predeterminata e sull’obbligo del conseguente rilascio della ricevuta prima di salire in auto, inoltre nelle vetture controllate era assente copia del regolamento comunale sul servizio taxi. Da qui sono scattate le sanzioni che prevedono multe salate , ed inoltre insieme alle multe con le ammende ai taxisti i carabinieri chiederanno al sindaco di sospendere la licenza per alcuni giorni a tutti i quei tassisti sanzionati cosi come è previsto dai regolamenti dei due Comuni.