RASSEGNA STAMPA
Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – “Furbetti” della tassa di sbarco a Capri? E’ stato sollevato l’interrogativo sull’isola azzurra che possano esserci turisti e vacanzieri che, sbarcando a Marina Piccola, ovvero sull’altro versante, rispetto ai consueti punti di attracco a Marina Grande, vengano meno all’obbligo di versare il consueto obolo per mettere piede a Capri. La questione è stata “messa in campo” dalla “Voce di Capri” con Gaetano Simeoli che ha chiesto se si tratti di “danno erariale”. Secondo il leader dell’associazione “Capri in Europa” ci si potrebbe trovare dinanzi ad un possibile dato vale a dire “centinaia di turisti sbarcano a Marina Piccola ogni giorno? – si domanda Gaetano Simeoli dalla sua Voce di Capri – si chiede di verificare se sia vero che anche per lo sbarco a Marina Piccola sia dovuta la tassa di sbarco”. Sull’isola azzurra, infatti, da diversi anni, è stata istituita l’imposta “trasformata” poi in contributo, che prevede in ogni caso il versamento di una quota obbligatoria da parte di ogni passeggero che arriva, il cui provento finisce ai Comuni isolani e viene destinato al miglioramento dei servizi turistici. “Nel caso sia vero – afferma Gaetano Simeoli in merito alla questione degli sbarchi a Marina Piccola – si chiede ai sindaci di adottare ogni provvedimento urgente e contingibile per evitare un danno erariale di migliaia di euro alle casse comunali”.