Anna Maria Boniello. Capri – Sul Fondo di solidarietà comunale, il Sindaco di Anacapri Franco Cerrotta ha scritto al Premier Matteo Renzi una lettera che oggi ha reso pubblica a tutta la cittadinanza, rappresentando tutto il suo rammarico per “una nuova cura dimagrante” che dovrà somministrare ai suoi concittadini causata dall’applicazione del Fondo di solidarietà comunale. “Siamo costretti ad aumentare le imposte e ridurre i servizi – attacca il primo cittadino di Anacapri –che ricorda a Renzi che – il giorno che ricevette la nomina di Presidente del Consiglio dei Ministri venne salutato con gioia da tutti gli amministratori comunali, fortemente convinti che le cose sarebbero immediatamente e sostanzialmente cambiate in meglio, in quanto alla guida del paese era stata chiamata una persona che aveva avuto esperienza nella carica di sindaco.” E all’ex sindaco Renzi, il sindaco anacaprese vuole sottolineare che : “un sindaco onesto non può stare contro i suoi concittadini ma al loro fianco. Un sindaco onesto guarda al futuro dei propri cittadini e non brucia le loro speranze e le loro iniziative. Un sindaco onesto non mette le mani in tasca ai suoi concittadini, e infine che un sindaco onesto è un cittadino e per me – scrive Cerrotta – sicuramente non è un politico.” E dopo queste parole dure Cerrotta racconta del grande senso di avvilimento che è dovuto alla mancata possibilità di difesa nella sua qualità di sindaco che si trova ad applicare una normativa che sicuramente avrà conseguenze drammatiche. “Il nostro comune – dice Cerrotta – nell’immaginario collettivo viene visto come un comune ricco, forse in virtù del fatto che riusciamo a malapena e non essere totalmente stritolati dal problema della disoccupazione, come se procurarsi un lavoro onesto fosse oggi un privilegio e non un fatto naturale. Penso quindi di aver capito l’indirizzo del suo governo, che applicando il fondo di solidarietà, fa cadere sulle spalle degli amministratori locali la spending review, ponendo a carico di alcuni comuni il finanziamento di altri, costringendo i comuni virtuosi a ridurre le spese inutili e garantire la copertura del fondo di solidarietà facendo passare il concetto che il Governo attua una politica tesa alla riduzione della pressione fiscale, e che invece i comuni agiscono in modo contrario. Un paradosso che porterà il cittadino a vedere aumentate le imposte e ridotti, se non cancellati, i servizi essenziali finora erogati dai comuni, per cui i colpevoli dei tagli saranno i sindaci e non il Governo centrale.” La lettera accorata e puntuale di Franco Cerrotta ha accolto il consenso di imprenditori, commercianti e dell’intera popolazione che appoggiano l’iniziativa del loro primo cittadino.