Riceviamo e pubblichiamo dal prof. Antonio Esposito della storica famiglia di albergatori del Gatto Bianco
Se rivolgiamo lo sguardo indietro ad appena qualche mese fa, ci rendiamo conto di quale surreale cambiamento stia vivendo il turismo in questo momento.
Nessuno ad inizio anno avrebbe mai immaginato, neppure lontanamente, che un settore costituente il 13% del Pil nazionale,il 15% dell’occupazione e 17 miliardi di euro di contributo al saldo attivo della bilancia commerciale, con segni costanti di crescita e che in varie località sollevava problemi relativi alla sostenibilità dei flussi,sarebbe dovuto ripartire da zero. Secondo le previsioni elaborate da vari modelli previsionali, il turismo in Italia avrebbe dovuto registrare un incremento del 3,1% rispetto al 2019 con 74 milioni di arrivi. Secondo le stime attuali del Cna(Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) i ricavi del turismo,subiranno nel 2020 una contrazione del 73% ed il giro d’affari atteso è di 16 miliardi di euro rispetto ai 57 dello stesso periodo dello scorso anno.
A Capri, fino a qualche mese fa, la pressione dell’Overtourism era individuata da amministratori ed operatori turistici ,senza tema di smentite,come un importante problema,anzi da alcuni definito “la madre dei problemi”della nostra isola. Con l’avvento del Covid19 si è passati dall’impegno volto a trovare una soluzione all’Overtourism ad uno diametralmente opposto,cioè come gestire l’Undertourism.Una frase forse amara ma efficace del fondatore di Officina turistica,Robi Veltroni sintetizza il passaggio:
“L’Overbooking si gestisce,è la miseria che è un problema”
Senza voler ripercorrere il doloroso e tortuoso cammino dei mesi passati,ritengo sia arrivato il momento di lanciare il nostro pensiero verso la realizzazione di UNA NUOVA ERA DEL TURISMO.
Ci troviamo di fronte ad un cambiamento totale della vita dei popoli che modificherà a lungo,forse per sempre,le abitudini ed i modi di agire degli stessi.Scenari del tutto nuovi si presentano dinanzi alle aziende con mercati azzerati ,scenari di cui non si conosce la durata ma che certamente non muteranno in toto fino a quando non sarà trovato ed applicato il vaccino di cui tanto si parla.
Ciò nonostante è arrivato il momento di rialzare la testa ed attivare il nostro cervello per trovare strategie valide e soprattutto nuove.Una citazione attribuita a Charles Darwin anche se discussa,afferma che
“NON E’ LA SPECIE PIU FORTE O PIU’ ‘INTELLIGENTE A SOPRAVVIVERE, MA QUELLA CHE SI ADATTA MEGLIO AL CAMBIAMENTO”
Cambiare strategia in un panorama squassato dalla pandemia significa cercare il più possibile di andare incontro alle aspettative del turista,ribaltando lo schema classico ed aderendo ad uno completamente diverso:Cosa si aspetta di nuovo e cosa fare e come agire perchè le sue aspettative possano essere esaudite.Ritengo che il turismo futuro,almeno per un periodo breve-medio si dirigerà verso mete vicine,nazionali o addirittura regionali.Detto questo, quali secondo il nostro parere saranno i punti fermi
1) La sicurezza del controllo nei punti di imbarco e di sbarco.
2) La fruibilità di spazi con soluzioni innovative data l’esiguità degli stessi sulla nostra isola.
3)L’attenzione ASSOLUTA per l’igiene.
4)La tranquilla fruizione di percorsi naturalistici,storici ed archeologici dell’isola e la riapertura di Via Krupp.
5)Evitare gli affollamenti soprattutto ai porti di imbarco e di sbarco.
Quindi vogliamo offrire non solo luoghi che sicuramente piacciono ed attraggono per la loro bellezza, come certamente è il caso della nostra meravigliosa isola, ma LUOGHI DI CUI FIDARSI..
Pertanto lo sforzo delle amministrazioni dei due Comuni,degli operatori turistici di ogni settore e di tutti i cittadini capresi ed anacapresi sarà quello di infondere sicurezza e fiducia nei visitatori.
Ci sono altri ambiti su cui concentrare l’attenzione e sui quali lavorare e portare idee quali il dare nuovo e forte impulso ai tre uffici informazioni (di Marina Grande, della Piazzetta e di Anacapri) della neonata Agenzia Regionale Campania Turismo secondo un piano di digitalizzazione con sistemi di prenotazione online dei trasporti marittimi e soprattutto terrestri, forme di pagamento a distanza,web check-in per gli alberghi, fornire aiuti concreti e rapidi a tutti i dipendenti delle aziende locali che non scendano solo dall’alto ma anche dai datori di lavoro con forme da studiare ed attuare.
Quello che mi auguro è che più che pensare al quando si riaprirà, rivolgiamo la nostra concentrazione al COME avvicinarci a questo nuovo tempo,a questa ERA NUOVA.
Se saremo consci del cambiamento certamente sapremo orientarci e con lucidità e fermezza ripartire. Ci confortano e ci incoraggiano due valori imprescindibili:
La BELLEZZA unica e straordinaria di Capri.
La storica qualità degli abitanti dell’isola di ogni ordine sociale che si condensa nella parola ACCOGLIENZA.