Fonte: ANSA
(ANSA) – CAPRI (NAPOLI), 01 MAG – Il sindaco di Capri Marino
Lembo ha scritto al presidente della Regione Campania Vincenzo
De Luca una lunga e dettagliata lettera in vista della Fase 2
che avvierà la graduale riapertura delle attività, esprimendo
profonda riconoscenza per il lavoro portato avanti con
determinazione e coraggio per adeguare le misure adottate dal
Governo centrale alle specificità del territorio della Regione.
Il primo cittadino di Capri sottolinea che come sempre si è
affiancato al suo impegno adottando anche soluzione locali
efficaci che hanno garantito al territorio caprese la piena
attuazione delle misure di prevenzione attuate, che ha portato
al numero di soli due contagi, peraltro importati dalla
terraferma
Sull’isola non ci sono stati focolai tanto che si è parlato del
“Sistema Capri” di prevenzione che è stato incentrato a ridurre
al minino i contatti con la terraferma, controllando gli arrivi
e creando percorsi protetti per le attività produttive e
commerciali.
Tutto ciò finora ha giocato un ruolo fondamentale per la nostra
comunità, continua Marino Lembo che si dice molto preoccupato
per l’imminente entrata in vigore delle nuove misure governative
che prevedranno maggiori aperture che renderebbero il ritorno
alla normalità tutt’altro che graduale e controllabile, anzi la
farebbe diventare ingovernabile con conseguenze probabilmente
devastanti mettendo a rischio anche la futura ripresa economica.
(ANSA).
Fase 2: sindaco di Capri preoccupato per la riapertura (2)
(ANSA) – CAPRI (NAPOLI), 01 MAG – Il sindaco di Capri, a
conferma di quanto evidenziato al Governatore De Luca, elenca il
numero delle attività che necessitano di manutenzione e pulizia
prima della riapertura: 383 negozi, 47 alberghi, 267 tra
bed&breakfast, affittacamere e case vacanze, 102 bar e
ristoranti, 10 attività di noleggio.
Fra attività ricettive e di ristorazione e servizi, secondo
Marino Lembo, se volessero fare arrivare sul territorio solo un
paio di persone, già si arriverebbe a numeri di enorme portata
con conseguenti assembramenti al porto, sia in arrivo che in
partenza.
A questo poi, scrive Lembo a De Luca, vanno ad aggiungersi i
lavoratori pendolari del comparto edilizio che arrivano
sull’isola con le prime partenze del mattino. A loro vanno
aggiunti gli abitanti delle seconde case che dovendo raggiungere
le residenze devono essere quotizzati allo spostamento. Anche
qua si parla di migliaia di persone.
E’ impensabile gestire in maniera sicura tali flussi,
sostiene il sindaco, ed avendo un presidio ospedaliero di
piccole dimensioni non saremmo in grado di garantire adeguata
assistenza in caso di diffusione dell’epidemia viste anche le
difficoltà di trasporto speciale per eventuali pazienti che
dovessero risultare positivi al Covid-19 che non possono essere
trasportati con l’elisoccorso.
Fondamentale inoltre risulterebbe una prevedibilità di test
preventivi da effettuare in terraferma prima degli sbarchi o
sull’isola agli sbarchi ma tutto ciò è impensabile organizzarlo
in così poco tempo. L’appello del sindaco di Capri si conclude
quindi con la richiesta di differire il termine per l’attuazione
delle nuove misure anche in riferimento al territorio, per
evitare una ripresa contestuale delle attività previste e lo
sblocco delle limitazioni che se attuabile in altre località, a
Capri creerebbe una situazione di pericolo e porterebbe quasi
certamente all’esplosione dl contagio anche sull’isola
vanificando anche i sacrifici fatti finora.
Il sindaco di Capri conclude la sua lunga lettera a De Luca
spiegando che il suo, è un pensiero “che non è certo frutto di
paura, ma soltanto di profonda consapevolezza dei punti di forza
e di debolezza del territorio che mi è dato amministrare ed è
per questo che so bene che la ripartenza a Capri non può e non
deve essere lasciata al caso, ma deve andare di pari passo con
un’adeguata opera di dettagliata pianificazione dei vari
aspetti, che consenta di porre rimedio alle criticità esistenti
e nel contempo assicurare uno standard di sicurezza e ordine
all’altezza di un sito che costituisce ineguagliabile patrimonio
invidiato alla Campania dal mondo intero”. (ANSA).