Anna Maria Boniello. Capri – Rischia la chiusura la dialisi di Capri. Il provvedimento, basato sulla documentazione che gli ispettori dell’ASPP hanno consegnato alla dott.ssa Paola Sardelli, responsabile per l’ASL NA1 Centro dei servizi di prevenzione e protezione, è scaturito dal sopralluogo che è stato effettuato lo scorso 5 Maggio a seguito di una nota ricevuta dalla Cisl, che denunciava le pessime condizioni in cui versava l’ambulatorio di dialisi del Capilupi. L’esito dei controlli effettuato dagli ispettori ha messo in luce la reale situazione strutturale della dialisi che a Capri viene utilizzata da sette pazienti, un numero che nei mesi estivi tende a salire, e ne è venuto fuori dunque che la sede ubicata all’interno dell’ospedale Capilupi non risponde ai requisiti minimi previsti dalla normativa regionale, Legge 7301/01. E tra questi quello più importante è che la sala destinata alla dialisi deve disporre di almeno 8 metri quadrati per ogni posto destinato all’ammalato. L’ambiente dove sono state sistemate le poltrone per la dialisi a Capri ha una dimensione complessiva di circa 20 metri, dove sono sistemate 5 poltrone per i trattamenti, misure decisamente inferiori a quelle previste dal regolamento. Gli ispettori hanno chiesto quindi ufficialmente ai responsabili della direzione sanitaria presidiale di individuare ulteriori locali nell’ambito dell’ospedale o cercare una nuova sede da adibire ad un ambulatorio che risponda alle norme vigenti.