Anna Maria Boniello. Capri – Tiberio è migrato a Ponza. Lo annuncia Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo, che sulla rotta di Zannone, l’isola disabitata al centro del parco nazionale del Circeo, ha incontrato il delfino che da circa un mese aveva eletto come sua dimora Capri, l’isola che per circa dodici anni fu scelta da Tiberio, l’Imperatore Romano, che da quello scoglio dolomitico nel golfo di Napoli governò il mondo. Il delfino, probabilmente, si era fermato nelle acque intorno all’isola perché sulla sua pinna caudale si era impigliato un lungo telo di plastica nera, quasi come un proseguimento della coda. Quest’oggetto, estraneo al suo corpo, non consente al delfino di nuotare tanto velocemente da procurarsi il cibo di cui necessita per la sua sopravvivenza. Il cetaceo è stato a lungo avvistato nelle acque dell’isola azzurra, sempre in prossimità della Punta di Tiberio e Marina Grande, dove abbondano le reti dei pescatori. Ecco spiegato il mistero della scelta del delfino, a cui gli isolani avevano dato il nome di Tiberio, vezzeggiandolo proprio come un imperatore. Tiberio era sparito da circa otto giorni. Forse, lo specchio d’acqua che lui aveva scelto per ripararsi diventava più affollato, e ciò ha allontanato il delfino che si è trasferito in acque più tranquille, come quelle di Zannone, in prossimità dell’isola di Ponza. Un santuario della natura, un habitat straordinario affollato di uccelli stanziali e migratori e ricco di macchia mediterranea, dai fondali trasparenti e dalle acque cristalline. A scoprire la presenza di Tiberio nelle isole Ponziane, è stata Rosalba Giugni, che alla testa di un gruppo di bambini delle scuole di Ponza che hanno seguito il corso didattico di Delfini Guardiani dell’Isola, si recava in escursione a Zannone per una lezione open air tra le rocce dell’isola e gli specchi d’acqua cristallini dove è stato avvistato Tiberio, che come a voler chiedere aiuto si è avvicinato alla barca di Marevivo, volteggiando con la sua sagoma argentea a pelo d’acqua a distanza ravvicinata e consentendo agli occupanti dell’imbarcazione di poterlo ritrarre da diverse angolazioni. Un reportage che Marevivo ha intenzione di sottoporre ad esperti biologi onde poter stabilire come poter aiutare il delfino in difficoltà ed anche studiare attentamente il suo manto, ricoperto da una serie di chiazze giallastre, come un mantello maculato. Le immagini di Tiberio sono poi state inviate al Comandante della Circomare Capri, il Tenente di Vascello Alessandro Sarro che ha messo a confronto con quelle scattate a Capri, fugando ogni dubbio sull’identità del delfino, mettendosi poi in contatto con la Capitaneria di Ponza per monitorare il viaggio di Tiberio nei nostri mari. “Tiberio – dice Rosalba Giugni – è diventato il simbolo dei bambini delle isole che sia a Capri che a Ponza si sono impegnati a tutelare il mare ed i suoi silenziosi abitanti prendendo il nome proprio di Delfini Guardiani di Marevivo.”