di Anna Maria Boniello – La figura di Axel Munthe, il medico svedese che elesse Capri a sua seconda patria donando addirittura la sua villa che oggi è diventato un museo, rivive nel complesso monumentale degli Incurabili a Napoli che sabato sera è stato lo scenario naturale di una piece teatrale per ricordare le il colera che devastò Napoli nell’800 e che vide Munthe insieme ai medici napoletani accorrere presso gli ammalati per curarli e sconfiggere la terribile epidemia. L’evento che mette al centro gli anni terribili del colera e la figura di Munthe è stato ispirato agli scritti del medico-scrittore svedese a cui è stata dedicata un percorso teatralizzato curato dall’associazione culturale Kaire Arte Capri. Il racconto teatralizzato, dal titolo “Cronache da una città dolente”, è stato tratto dalle lettere scritte in occasione del colera del 1884 dal medico svedese, con la sceneggiatura rivisitata da Mario Staiano (ex sindaco di Anacapri) che sulla scena interpreta la figura di un giovane Axel Munthe. Accanto a lui gli attori Marco Multari e Martina Mignano. E’ questa la prima volta che lo spettacolo è stato messo in scena a Napoli in una sede così suggestiva e in sintonia con i fatti qual è l’antico ospedale degli Incurabili. Prima che si aprisse il sipario, il professor Gennaro Rispoli, fondatore e direttore del museo delle arti sanitarie, insieme alla dottoressa Sara Olivieri e al dottor Arturo Armone Caruso, ha condotto gli spettatori in una visita guidata nella farmacia storica degli Incurabili e al museo arti sanitarie narrando e illustrando una mostra documentaria dedicata alla storia del colera a Napoli che è stata organizzata all’interno degli spazi museali delle arti sanitarie dai volontari dell’associazione Il Faro di Ippocrate. Un interessante viaggio è stato regalato ai partecipanti alla serata all’interno della mostra dove sono stati esposti documenti anche inediti, fotografie, stampe antiche, libri e tanto materiali relativi alla sanità di quel tremendo periodo e ai sacrifici fatti negli ospedali napoletani per fronteggiare l’ennesima devastante pandemia. “L’idea di portare Axel Munthe nel complesso monumentale degli Incurabili – spiegano Marco Multari e Alessandra Ferraro dell’associazione culturale Kaire Arte Capri – è nata per legare la figura particolare di Munthe e la sua attività letteraria all’incredibile esperienza di medico volontario durante il colera che colpì la città di Napoli nel 1884”.