Anna Maria Boniello. Capri – Rimarrà aperta la stradina di Tuoro, la viuzza panoramica balzata agli onori delle cronache per il crollo di un parapetto lungo circa dieci metri. Un incidente che ha portato nuovamente l’isola all’attenzione dei media, e che ha fatto entrare nel mirino il problema dell’incuria e del dissesto idrogeologico. Capri purtroppo in questi ultimi tempi è stata teatro di alcuni episodi relativi a frane e smottamenti e a dissesti ambientali. L’isola del mito purtroppo è stata al centro di polemiche a causa del dissesto idrogeologico che non si sa a quali cause imputare. C’è chi parla di incuria e chi di mancanza di fondi necessari a mantenere inalterato quell’ecosistema che ha fatto di Capri la perla del Mediterraneo con le sue bellezze naturali, ma anche per la sua inossidabile classe ed eleganza. Il Sindaco ieri in Comune ha spiegato che il crollo del muretto è dovuto a cause accidentali “probabilmente” ha spiegato Lembo “potrebbero essere stati gli urti dei carrelli che transitano nella zona a rendere precaria la staticità del piccolo parapetto. Il risanamento, attraverso la demolizione dei vecchi e il rifacimento dei nuovi parapetti della strada era stato già inserito in un progetto del quale si attendono i finanziamenti, infatti i lavori nella parte più pericolosa, che delimita il belvedere, erano stati ultimati e finiti. Ora che doveva iniziare la seconda fase purtroppo è avvenuto il crollo. Questo incidente” continua Lembo “ci consentirà di accelerare l’iter burocratico, anche perché non abbiamo potuto reperire l’intera somma, in quanto ci troviamo in un esercizio di bilancio provvisorio che consente solo un dodicesimo di spesa del bilancio.” Il primo cittadino quindi nel respingere l’accusa di incuria e pessima manutenzione delle strade punta l’indice contro un problema, quello dei finanziamenti e dei costi, che viene ripreso da più parti. L’argomento infatti è stato ripreso dal Presidente della Fondazione Einaudi Salvatore Toriello, storico frequentatore dell’isola, che imputa alcune situazioni di degrado al turismo mordi e fuggi. “L’impatto delle folle di gitanti giornaliere a Capri è devastante per la salvaguardia del territorio” dichiara Salvatore Toriello “e se il Comune avrà pure le sue responsabilità con i tagli applicati i servizi non possono essere adeguati alle necessità. Non è pensabile imporre ancora tasse agli isolani, ma è urgente però che i ‘gitanti’ contribuiscano anch’essi alla gestione ed alla sicurezza ambientale, attraverso svariate forme, dai ticket sugli aliscafi e i trasporti pubblici. Importante è che il comune” conclude Toriello “si impegni a non disperdere le risorse aggiuntive nel calderone della spesa, ma destinarle unicamente alla tutela del territorio”. Suggerimenti e soluzioni arrivano da più parti, ma intanto sull’isola ci si interroga su come sarà la futura stagione turistica, a parte la tempesta mediatica che si è abbattuta sull’isola, i capresi cercano di attrezzarsi al meglio per scongiurare che la crisi economica possa lambire anche l’isola. Il Sindaco ieri mattina ha disposto, con una nota inviata agli uffici, la reperibilità per tutti i funzionari degli Uffici Tecnici, architetti, ingegneri e geometri che dovranno intensitificare la presenza in uffici ed a rotazione essere reperibili anche nei finesettimana e giorni festivi, per creare una task force di tecnici che possa monitorare il territorio ed intervenire tempestivamente quando accadono incidenti come quello avvenuto sabato a Tuoro . “Sono sindaco di un comune di 7300 abitanti” dice Lembo “e paradossalmente ricevo finanziamenti in sintonia con questi parametri. Capri invece ospita circa 20.000 persone nei mesi di punta con tutti i problemi e le esigenze che questa folla comporta. Il Comune a causa dei tagli non ha potuto integrare la squadra di manutentori operai che avevamo, e quindi dobbiamo ricorrere, anche per lavori di ordinaria manutenzione, all’affidamento ad imprenditori del settore per fronteggiare quei lavori di somma urgenza come nel caso del crollo del parapetto di Via Tuoro.”