Anna Maria Boniello. Capri – La Corte d’Appello di Napoli ha sospeso la sentenza che condanna il Comune di Capri al pagamento di 2 milioni e mezzo di euro alla società Sippic, che eroga l’energia elettrica sull’isola. Il sindaco Gianni de Martino in un documento diffuso ieri ha annunciato la sentenza della Corte d’Appello di Napoli che si è pronunciata sul contenzioso che vede contrapposto il Comune con la Sippic per questioni legate al funzionamento del dissalatore di Marina Grande. Una struttura, risalente agli anni ’70, che è posizionata proprio a ridosso della centrale elettrica di proprietà della Sippic. Un guidizio il cui iter, che va avanti dal 2007, è stato ricostruito dall’amministrazione comunale, che ha affidato l’incarico per il ricorso in appello all’avvocato Paolo Emilio Pagano. La sentenza che condannava il comune era stata emessa il 23 Maggio del 2014, quando il giudice della sezione civile del Tribunale di Napoli Giovanni di Scotto Carlo imponeva al Comune di Capri il versamento di due milioni e mezzo di euro alla Sippic per i danni derivanti dall’esigenza di mantenere in esercizio l’impianto di dissalazione nato per rifornire l’isola negli anni antecedenti alla realizzazione dell’acquedotto sottomarino. La Sippic, infatti, nel 2007 aveva intentato causa al Comune ed al Ministero dell’Economia e delle Finanza. Mentre la richiesta della società nei confronti del Ministero venne rigettata, fu invece parzialmente accolta nei confronti del Comune di Capri che venne condannato in contumacia. La svolta si è avuta l’8 Ottobre dello scorso anno, quando il Comune si è costituito parte in appello. A causa della costituzione e della recente sentenza della Corte d’Appello che ha accolto il ricorso del comune, il 18 Febbraio si terrà l’udienza per entrare nel merito della vicenda. Il sindaco di Capri Gianni De Martino, intervenuto sulla vicenda, che ha dichiarato soddisfatto: “Si tratta di una decisione molto importante perché è stato scongiurato il rischio di uscire dai parametri del patto di stabilità nel 2015 con gravi conseguenze sulla vita amministrativa del paese, nel caso in cui la Corte avesse respinto la richiesta di sospensiva. Esprimiamo soddisfazione – conclude il primo cittadino di Capri – per l’accoglimento della sospensiva attendendo, ora, fiduciosi l’esito del giudizio di merito”.