Fonte: www.ilmattino.it
di Anna Maria Boniello
La Giunta comunale di Anacapri ha approvato due proposte avanzate dal vicesindaco Franco Cerrotta che saranno inviate al Governo tramite l’ANCIM e alla Regione Campania. Le proposte prevedono l’istituzione di una cabina di regia per il riavvio delle attività economiche sul territorio in vista della Fase 2. Nelle delibere affisse all’albo pretorio del comune di Anacapri sono indicate le linee guida che bisogna adottare. Tra queste, un approfondito protocollo specifico per l’isola di Capri dove coabitano due municipalità, mirato ad ottenere un pacchetto di misure per accompagnare la ripresa delle attività imprenditoriali, in primis, è scritto nelle delibere, il diritto alla salute per i residenti sull’isola ed a valersi, attraverso la cabina di regia, di specifiche competenze e professionalità. Inoltre il comune di Anacapri prevede di costituire tavoli tecnici allargati per studiare idee e progetti realizzati anche da esperti esterni e da imprenditori capresi. Tutto ciò dovrà essere realizzato in tempi rapidissimi e definitivi per avviare un progetto di ripartenza da sottoporre poi al Governo ed alla Regione Campania già entro il prossimo 30 aprile. Tra i punti più importanti che sono stati individuati dal vicesindaco Franco Cerrotta c’è quello di consentire ai comuni di azzerare il saldo negativo del fondo di solidarietà comunale che attualmente assorbe gran parte degli introiti incassati dall’IMU per permettere così ai Comuni di introitare interamente l’IMU relativo ai fabbricati ad uso turistico che la momento viene pagato direttamente allo Stato. Il secondo obiettivo importante stabilito dal Comune di Anacapri è quello di destinare ai comuni delle isole minori un fondo così come da proposta già avanzata dall’ANCIM e stanziare ed erogare 100 milioni di euro sui finanziamenti comunitari delle politiche di coesione non impegnati e non spesi. Infine permettere ai comuni di utilizzare interamente l’avanzo di amministrazione vincolato per consentire ai comuni di attivare e mantenere i servizi legati all’emergenza coronavirus per permettere la ripresa delle attività locali attraverso trasferimenti di risorse dallo Stato ai comuni. Conferire infine ai sindaci i poteri necessari per operare con la massima celerità e prontezza al fine di velocizzare le opere più importanti come la ripartenza dei cantieri attraverso un iter di snellimento delle pratiche e una sburocratizzazione.