Anna Maria Boniello. Capri – Incappa nelle maglie del fisco una discoteca di Capri a causa di seicentomila euro di ricavi non dichiarati. L’annuncio è stato dato ieri dall’Agenzia delle Entrate che ha chiuso, dopo una serie di riscontri incrociati, la pratica riguardante un’ispezione avvenuta sull’isola in piena estate, quando gli ispettori del Fisco, mischiati alla movida del by-night caprese, erano entrati nel locale notturno. La notizia, che era stata tenuta top-secret, e che ieri è stata resa pubblica dopo che i funzionari dell’Agenzia dell’Entrate, con un accurato lavoro di confronti di libri contabili e dichiarazioni Iva, scontrini fiscali, sino ai libri paga dei lavoratori dipendenti, hanno rideterminato i ricavi annui, per un ammontare pari a 629.854 euro. Ricavi che corrispondono al 208% in più a quelli dichiarati al Fisco. Il clamore della notizia si è diffuso rapidamente in una Capri dai sapori invernali, ma è rimbalzata immediatamente anche fuori dai confini dell’isola, anche perché il blitz estivo era stato tenuto rigorosamente sotto stretto riserbo dagli 007 del Fisco, che nel cuore della stagione turistica, nella loro lotta all’evasione fiscale, oltre alle discoteche avevano controllato anche stabilimenti balneari, strutture turistiche, ristoranti, esercizi pubblici, bar, tavole calde e boutique griffate, e tutte quelle strutture ricettive che nei mesi estivi sono meta di un gran numero di frequentatori e vacanzieri. Allo scadere del 2011, quando è stata chiusa la prima verifica, passati i tempi tecnici, l’Agenzia delle Entrate ha incominciato ad inviare gli esiti delle verifiche, tra questi quelli della discoteca caprese le cui entrate sono risultate essere il doppio di quelle dichiarate. Nel rendere pubblica la verifica, Enrico Sangermano Direttore Regionale dell’Agenzia dell’Entrate della Campania, ha dichiarato : “Anche a Capri, come in tutta la penisola, l’attività di controllo per l’evasione fiscale viene portata avanti con successo dai nostri funzionari che contrastano anche il fenomeno del lavoro sommerso, attraverso un costante presidio del territorio”. Infatti il blitz di questa estate all’interno della discoteca è stato effettuato nelle ore notturne, quando si registra il maggior numero di presenze di clienti in sala, e sulla base del confronto di consumi di drink e bevande con il listino prezzo esposto, sono stati calcolati gli incassi reali a fronte di quelli dichiarati negli stessi periodi di affluenza. Tutto ciò ha portato alla rideterminazione dei ricavi, e dopo un capillare lavoro contabile è scattato il verbale nei confronti dei titolari della discoteca, che insieme alle altre attività commerciali dell’isola, con particolare attenzione agli stabilimenti balneari, rientrava nel piano dei controlli previsti dall’agenzia delle entrate secondo un programma tarato in base alle specificità del territorio. Capri quindi meta di vacanzieri vip ed isola del lusso è stata una di quelle località visitate dai funzionari dell’Agenzia delle Entrate.