di Anna Maria Boniello. Capri – “Contro processo” a Capri sull’omicidio di Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate Sopra (Bergamo) uccisa nel 2010. Proprio l’isola, che non ha una sede di tribunale, è stata scelta dagli organizzatori per dibattere in un “contro processo” a Massimo Bossetti, il muratore di Mapello in carcere in quanto ritenuto dagli inquirenti l’autore del delitto. A discutere del caso saranno giuristi, avvocati e criminologi oggi pomeriggio, alle 17.30, negli spazi del Centro Flora Caprense. In un’aula virtuale si troveranno a dibattere gli avvocati Luca D’Auria, Carlo Taormina, Noemi Brambilla e la psicologa e criminologa Claudia Pavanelli. Avvocati che si trasformeranno in giurati per analizzare le fasi di uno dei casi di cronaca che più ha tenuto desta negli ultimi anni l’opinione pubblica e che ha messo a confronto opinioni diversi di giuristi e criminologi. Particolare sarà anche il pubblico che assisterà al “contro processo” che è stato organizzato dall’associazione Justice of Mind, nata nel 2015 da un’iniziativa dell’avv. Luca D’Auria e della criminologa Laura De Pretto, che si occupa dei temi classici del diritto processuale e penale, aprendoli alle più moderne argomentazioni tipiche delle scienze cognitive, della filosofia della mente o delle neuroscienze. Il tema scelto da Justice of Mind ha suscitato l’interesse di un folto pubblico e tra questi anche gli avvocati isolani che assisteranno al dibattito e gli operatori del mondo forense che hanno accolto l’invito a partecipare dal presidente dell’Associazione Avvocati Isola di Capri Mario Coppola che assisterà al dibattito, che insieme all’intero direttivo che in passato ha combattuto affinché l’isola non perdesse la sede del tribunale. Una lunga e dura battaglia che sinora si è conclusa negativamente ma non è detto però che non possa presto riprendere, partendo proprio dal “contro processo” di oggi che riporta al vaglio dell’attenzione pubblica i temi e i problemi del mondo della giustizia.