Fonte: Il Denaro.it – 16 dicembre
In foto turisti a Pompei Contributi per il caro-energia agli artigiani campani. Una ottima notizia ma al momento continua ad essere ignorato il turismo. E’ quanto lamentano gli imprenditori del turismo della regione in una lettera aperta firmata da Sergio Fedele, presidente di Atex Campania; Graziano D’Esposito, presidente Atex Isola di Capri; Pietro Cannavacciuolo, presidente Atex Sorrento; Bernardo Amodio, presidente di Atex Napoli; Vincenzo Scola, presidente di Atex Gragnano, Fabrizio Di Gennaro, presidente di Atex Vico Equense e Pasquale Boccia, p residente Atex Meta. La Regione Campania prosegue la lettera dopo aver pubblicato ad ottobre un bando di 58 milioni per il caro-bollette per le imprese manifatturiere, ha deliberato alcuni giorni fa una misura di sostegno per le stesse finalità per gli artigiani campani. E’ una ottima notizia ma parallelamente dobbiamo riscontrare che continua l’incomprensibile esclusione del Turismo tra i settori beneficiari di questi contributi. Atex è in prima linea su questa vicenda dagli inizi di ottobre, sollecitando istituzioni, coinvolgendo altre associazioni, lanciando appelli pubblici. Purtroppo ad oggi tutto ciò non è bastato. Vengono concessi, giustamente contributi anche agli artigiani. MA SI CONTINUA AD IGNORARE IL TURISMO! Questo è il settore sottolineano i rappresentanti delle Associazioni del turismo che è riuscito a far ripartire il Pil italiano e il Pil Campano non appena la pandemia ha allentato la sua morsa. Nello stesso tempo è uno dei settore in cui i costi energetici sono tra i più alti. Soprattutto per gli alberghi. Non si capisce che è fondamentale supportare un settore che è in grado di sviluppare ricchezza e occupazione sul territorio se però è messo in condizioni di farlo. Abbiamo chiesto nuovamente al Presidente della Regione Campania De Luca e all’assessore regionale al Turismo
Casucci di intervenire con una misura dedicata al Turismo. Abbiamo chiesto ai Sindaci della Penisola Sorrentina, di Capri, di Gragnano, di Napoli e agli assessori al Turismo di questi Comuni di far sentire immediatamente la loro voce, anche perché questi territori sono Zone a Turismo Prevalente.