Anna Maria Boniello
Capri –
Non ci sarà il temuto blocco dei collegamenti marittimi della linea Caremar che collega Capri, Ischia e Procida. La notizia, che era rimbalzata ieri mattina, della bocciatura – da parte della commissione bilancio – dell’emendamento al decreto sviluppo che cancellava d’un sol colpo il finanziamento alle compagnie di navigazione regionali di Campania, Lazio e Sardegna (Caremar, Laziomar e Saremar) relativo a 21.778 milioni per il 2013 e circa 18 milioni per il 2012, aveva fatto paventare il blocco totale delle vie del mare. Immediata la trasferta nella Capitale dell’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella, che ha immediatamente convocato la riunione della Commissione Trasporti della Conferenza delle Regioni di cui è presidente, con il compito di trovare una soluzione per evitare lo stop dei collegamenti marittimi, anche se, chiariscono dai vertici della Regione, la Campania non correva nessun rischio avendo avviato da tempo le procedure per l’assegnazione delle corse della Caremar di collegamenti marittimi nel golfo di Napoli con le isole di Capri, Ischia e Procida. Diversa la posizione di Laziomar e Saremar che non avevano ancora indetto le gare d’appalto per l’assegnazione delle linee con le loro isole minori. L’assessore Vetrella, dopo aver avuto l’approvazione da parte della Conferenza da lui presieduta, per l’inserimento dell’emendamento bocciato nel disegno di legge relativo alla costruzione del ponte di Messina, ha portato la proposta al vaglio della Conferenza unificata Stato-Regioni che ha dato il via libera, sbloccando così una situazione che avrebbe potuto portare alla paralisi dei collegamenti marittimi del trasporto pubblico non solo in Campania ma anche in Sardegna e nel Lazio. Il via da parte della Conferenza consentirà alle tre compagnie marittime pubbliche di ricevere i finanziamenti e a Laziomar e Saremar di avviare immediatamente le procedure necessarie all’indizione delle gare. Soddisfazione tra gli amministratori isolani, i residenti e i pendolari per la conclusione positiva e rapida della vertenza che fuga le nuvole che si erano addensate all’improvviso sulle vie del mare.