Fonte: Il Mattino.it
di AnnaChiara Della Corte
In prima fila una speciale sostenitrice ad applaudirlo
Una serata da ricordare quella di ieri al Chiostro piccolo della Certosa di San Giacomo, romantico setting per la 14esima edizione del Jazz in Capri con Walter Ricci ed il suo Naples Jazz. Il cantante e pianista, noto per rivisitare i grandi successi internazionali in chiave napoletana si è esibito con Antonio Napolitano al basso, Andrea Santaniello al sax e flauto, Antonio Scannapieco alla tromba. Alla batteria Elio Coppola, il direttore artistico del festival sin dalla prima edizione. In prima fila una speciale sostenitrice ad applaudirlo, Arisa ,una delle voci più armoniche del panorama italiano contemporaneo. Spinta dal pubblico ed invitata sul palco a fine concerto, per ricevere un omaggio floreale dal Sindaco Paolo Falco, non ha potuto sottrarsi ad un’ improvvisazione canora sulle note di “E se domani”, fianco a fianco con il neo-compagno Ricci. Un fuori programma che ha emozionato ed ha particolarmente coinvolto gli spettatori.
Il crooner napoletano ha dimostrato presenza scenica e padronanza della grande tradizione musicale , manifestando uno stile personale ricco di sfumature e di nuove sonorità, che spazia con grande naturalezza dal jazz al pop, dalla tradizione napoletana a quella d’oltreoceano. Si è iniziato con Renato Carosone (Torero), passando per Ray Charles ( You don’t own me), Nat King Col con L.O.V.E ed Unforgettable (che subito si trasforma in “Tengo o friddo ncuollo”), e ancora Nunn’è ‘na rumba (Papa loves mambo). Per poi chiudere con “Guarda che luna” e Tarantella Jazz (Inedito). Un lavoro di reinterpretazione e variazione degli standard jazz americani mescolandoli ai propri linguaggi in segno di condivisione e di unione. Tutto l’album “Napoli Jazz” è un omaggio alla contaminazione, uno spunto di riflessione sull’appartenenza culturale sempre più ibrida e stratificata, tra sedimentazioni e nuove scoperte. Questa sera la rassegna caprese dedicata al jazz continua con Joyce Elaine Yuille, cantante americana dallo stile elegante, abile nel muoversi da un appassionato standard jazz a una melodia soul essenziale interpretata con raffinatezza e disinvoltura. “Special guest”del gruppo per la serata conclusiva sarà, direttamente da New York, Jerry Weldon, uno dei sassofonisti più influenti sulla scena jazz mondiale.