Anna Maria Boniello. Capri. “Capri non deve rimanere nemmeno un minuto senza energia elettrica” è questo il leitmotiv che ieri si sentiva in comune, ed a pronunziare la netta posizione, a nome di tutti gli amministratori dell’isola, è stato Ciro Lembo, Sindaco del Comune di Capri a distanza di un giorno dalla data ultima fissata dalla Procura. Ed ieri pomeriggio in Comune veniva sottolineata l’assenza di notizie da parte degli enti responsabili, “anche se” assicurava Lembo “dal Ministero hanno comunicato che si stanno muovendo passi importanti affinché arrivino risposte certe prima dell’ora X. Non vogliamo nessun black-out” ha continuato Ciro Lembo “ma auspichiamo che le autorità trovino soluzioni nell’ambito delle leggi vigenti in maniera che vengano trovate alternative alla Società Sippic che gestisce la centrale, oppure che vengano concesse nuove proroghe, sempre nel rispetto delle leggi, per consentire l’adempimento dei lavori richiesti.” Lavori di adeguamento ristrutturazioni e messa a norme che invece, secondo un’ampia relazione che è stata inviata a Ministeri, Prefetto e Procura, la società assicura di avere eseguito attuando tutte le prescrizioni indicate dal Consigliere della Procura Ingegnere Boeri. Ed è stato lo stesso Amministratore Unico della Sippic, il Dottor Ettore De Nardo a chiedere alla Procura di voler effettuare sopralluoghi alla presenza dei propri tecnici. Due ispezioni nell’impianto di Marina Grande sono già avvenute, da parte di una commissione inviata dal Ministero allo Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Ambiente, di cui non si conosce l’esito. Oggi dovrebbe essere la commissione inviata dalla Procura, alla presenza di tecnici ed esperti, unitamente a quelli della Sippic, a dover dire l’ultima parola. Sull’isola intanto tra imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e cittadinanza, nonostante la spada di Damocle del 15 non traspare eccessiva preoccupazione, infatti nessun piano d’emergenza è stato attuato, anche perché è impensabile, secondo molti, che si possa chiudere un impianto che produce e distribuisce energia elettrica su un’isola di undicimila abitanti, che in questi periodi è affollata ai massimi della sua capienza, con una popolazione che sfiora i 30.000. Il black-out andrebbe a colpire anche una serie di servizi essenziali, come quello dell’ospedale gli impianti di smaltimento e depurazione delle acque, e nella rete commerciale ed alberghiera, andrebbe ad intaccare tutta la linea del freddo, indispensabile per la conservazione di generi alimentari. Domani quindi è l’ultimo giorno per sapere che fine farà la centrale e se il diktat della Procura verrà attivato, ma si dovrebbe anche alzare il velo sul mistero dei lavori, e se sono state ottemperate, così come dice la Sippic, tutte le prescrizioni che da circa un anno sono state avanzate dal Magistrato per poter mettere a Norma la centrale di produzione elettrica di Marina Grande