Fonte: ilmattino.it
di Anna Maria Boniello
Un astronauta è atterrato stamane in piazzetta: è alto 4 metri ed ha la testa fiorita . Si intitola non a caso “Fuori misura, nella misura” ed è un’opera monumentale in resina di Filippo Tincolini, realizzata grazie alla Liquid Art System, da anni promulgatrice di installazioni di arte pubblica con interventi artistici studiati per le aree più iconiche dell’isola, come la celebre Piazza, Salotto del mondo. Simbolo di una profonda dualità: tra desiderio dell’ignoto, e radicamento terreno. Tincolini porta in scena l’avatar dell’esploratore moderno che racchiude una tensione propria dell’animo umano: la propensione a cercare nuovi mondi e la necessità ancestrale di rimanere ancorati alla realtà tangibile del suolo che ci nutre. Foglie e fiori emergono così dallo ” Spaceman ” svelando una vitalità che trascende i confini del tessuto tecnologico della tuta spaziale, un richiamo a non perdere di vista la nostra essenza mentre ci proiettiamo nelle dimensioni astratte dell’esplorazione spaziale, metafora dell’interdipendenza tra l’aspirazione umana e le radici ambientali. Questa scultura, attraverso il suo medium e la sua estetica glamour, parla il linguaggio dell’epoca attuale, un’era definita dall’immediatezza visiva. Il colore fluo non solo cattura l’occhio ma invoca il dinamismo e l’energia della cultura contemporanea, riflettendo il modo in cui la tecnologia illumina e talvolta sovrasta il nostro mondo naturale. L’installazione open-air in Piazzetta sarà accompagnata da una esposizione che inaugura questa sera nella sede centrale della Liquid Art System , in Via Vittorio Emanuele 56. In mostra, oltre ad altri esemplari di Spaceman sempre in resina in varie misure , le recenti opere della serie “Flowered Soul” , in marmo, con evidenti richiami all’arte classica. La «misura» è nella profonda conoscenza storico-artistica “frutto” del percorso formativo accademico e dell’incessante studio e ricerca che accompagnano Filippo Tincolini , artista che ha acquisito nel corso degli anni una dimestichezza con le varie tecniche e tecnologie applicabili alla produzione plastica senza mai smettere di sperimentare. «Fuori misura» perché si assume la responsabilità di dare risposta alle domande che da sempre ci poniamo nel nostro “essere al mondo” e utilizza la scultura come strumento di indagine dell’esistente. «Le mie sculture – dichiara l’artista – raccontano di una società soffocata e schiacciata ma anche della sua determinazione e delle sue lotte. La mia intenzione è provocare una riflessione . L’arte svolge un ruolo essenziale nella protesta, in grado di stimolare la consapevolezza. Le mie opere sono un invito a sognare e immaginare, mirando a creare una realtà che rifletta la nostra più profonda essenza». L’installazione in Piazzetta resterà esposta fino al 30 Ottobre , mentre l’esposizione in galleria sarà visitabile fino al 30 settembre.