Fonte: Il Mattino.it
di Anna Maria Boniello
E’ stata inaugurata lo scorso weekend la mostra collettiva “Lacrimae Rerum”, della Galleria Plan X, in via castello 7, è in esposizione fino al primo luglio le opere di Kyler Garrison, Julius Hofmann, Pascal Möhlmann e Mateusz Sarzynski. La rassegna della galleria caprese proseguirà con la personale dell’artista tedesco Ruben Einsmann a luglio durante la fiera NOMAD. A settembre, il programma continuerà con una residenza d’artista sull’isola, ospitando l’artista sudcoreana Hiejin Yoo che produrrà opere site-specific a Capri. Il titolo della mostra, tratto dall’Eneide di Virgilio, “sunt lacrimae rerum et mentem mortalia tangunt”, significa “le cose piangono e provano dolore per le sofferenze dell’umanità, l’universo sente le nostre pene”. Questo verso cattura l’essenza dell’esperienza umana universale, la nostra capacità di empatia e il riconoscimento della sofferenza inevitabile della vita. Nel contesto di Virgilio, queste parole riflettono sulla dualità tra perdita e memoria, dolore e comprensione, temi che formano la spina dorsale di “Lacrimae Rerum”.
Gallery
I dipinti di Kyler Garrison riflettono modernamente sui temi virgiliani, esplorando come l’era digitale ridisegni la memoria e la percezione. Julius Hofmann, fondendo pittura tradizionale e media digitali, esplora le dinamiche tra il virtuale e il reale, rispecchiando il lamento di Virgilio. Pascal Möhlmann, con un approccio ribelle alla pittura classica, crea tele che sfidano gli spettatori a trovare continuità tra le interruzioni, collegando il classico al contemporaneo. Mateusz Sarzynski, attraverso una combinazione di grafica, pittura e immaginario popolare, esplora le dimensioni politiche e culturali dell’esperienza umana, riflettendo i significati stratificati nel testo di Virgilio.
La mostra abbraccia questa dualità, presentandola come una lente per visualizzare ogni opera. Gli artisti in “Lacrimae Rerum” si impegnano con questo tema in modi diversi ma interconnessi, esplorando come le esperienze emotive segnino le nostre memorie e storie, modellando le nostre percezioni del mondo. Questa esplorazione tematica invita gli spettatori a riflettere sull’universalità dell’esperienza emotiva e sul ruolo dell’arte nel comprendere le profondità del dolore umano e i picchi di empatia. “Lacrimae Rerum” non è solo una mostra, ma una conversazione tra Virgilio e il mondo contemporaneo, tra lo spettatore e l’opera, connessi attraverso il linguaggio universale dell’emozione.