RASSEGNA STAMPA
Fonte: Il Mattino di sabato 3 giugno 2023
di Anna Maria Boniello
Caos nel porto e sulle banchine. Muri di folla tra turisti, taxi, veicoli. Operatori turistici sul filo della crisi di nervi come i vacanzieri, la Capitaneria e le autorità che stanno cercando di arginare i problemi seguiti alla chiusura della «banchinella» per un dissesto sul fondale. La situazione è andata aggravandosi dal 19 maggio, quando venne segnalato agli uffici della Capitaneria di Porto di caduta in acqua di pietrame e «sgrottamento» della testata del Molo 21 (detta la banchinella), un largo spazio per l’ormeggio dei natanti di grosse dimensioni per merci e passeggeri.
Da quel giorno il porto di Capri è stato mutilato di una larga fascia legata non solo al transito dei passeggeri, ma anche allo sbarco dei veicoli per il trasporto merci. Il disagio ha aggravato la situazione caotica che già si vive da anni alla Marina Grande in estate, quando gli sbarchi toccano i 14mila arrivi giornalieri.
LO SPIRAGLIO Ma si è aperto uno spiraglio. La Regione con Capitaneria di Porto e i due comuni isolani hanno comunicato che una soluzione a breve termine è stata trovata. La Regione ha accolto la richiesta delle due amministrazioni di istituire a partire da lunedì una corsa notturna da Capri alle ore 2.20 con rientro a Capri da Napoli alle 4. «Tutto ciò per consentire l’imbarco e lo sbarco di veicoli adibiti a trasporto merci unitamente ad eventuali passeggeri al fine di dividere il traffico merci da quello turistico», spiega il vicesindaco di Anacapri Franco Cerrotta.
Mentre per agevolare la mobilità a terra il sindaco Marino Lembo, a partire da lunedì, emanerà un’ordinanza per il divieto di transito sulla strada veicolare direttrice Marina Grande Capri a partire dalle 9 alle 12.
«Tutto ciò – dice il sindaco di Capri Marino Lembo – per far defluire correttamente il transito dei turisti ed evitando la promiscuità di sbarchi di veicoli merci e passeggeri». Infine l’imprenditore alberghiero Toto Naldi, amministratore dell’Hotel La Pazziella, a conclusione di questo lungo periodo di stress attacca: «In una sede ufficiale di imprenditori alberghieri un sindaco dell’epoca mi disse che avrebbe decongestionato il porto di Capri che veniva sovraffollato dai flussi in arrivo e partenza. Devo dire che sotto i ponti è passata molta acqua, anche il porto di Capri doveva essere ammodernato e ampliato per ottenere lo stesso risultato del Molo Beverello. Con amarezza – conclude Naldi – a distanza di anni devo constatare che la situazione a Capri nella gestione dei flussi è rimasta immutata se non addirittura peggiorata».