Flagellate le coste di Capri sul versante nord a causa della burrasca di vento che ha imperversato nel Golfo di Napoli per l’intera notte e per la mattinata di ieri. Forte vento di maestrale e tramontana con raffiche che hanno raggiunto la punta massima di 30 nodi e mare forza 4 sotto costa hanno provocato una violenta mareggiata e creato problemi ai collegamenti marittimi nella prima fascia oraria. Il primo collegamento tra Napoli e Capri si è avuto con l’aliscafo Snav Altair partito alle 9.30 dal Molo Beverello con circa cento passeggeri a bordo, tra questi i sanitari del Capilupi e i vigili del fuoco che dovevano dare il cambio ai colleghi di fine turno e un gruppetto di turisti oltre a residenti che dovevano far rientro sull’isola. L’Altair della Snav è ripartito alle 10.35 mantenendo la scaletta oraria con ottanta passeggeri a bordo che dovevano rientrare a Napoli. Le raffiche di vento violentissime e il mare che a oltre 24 miglia dalla costa ha raggiunto forza 8-9 hanno reso difficili i collegamenti via mare per le lunghe distanze. Quasi fermi ieri molti porti della Sardegna, della Campania e della Sicilia. Tra i pochi collegamenti effettuati, è stato garantito dalla Snav Sardegna che, con oltre mille passeggeri e decine di tir, è partita giovedì sera da Palermo ed è arrivata puntuale ieri mattina nel porto di Napoli. I ringraziamenti dei passeggeri sono andati a tutto l'equipaggio che con perizia ha assicurato il trasporto a quanti per motivi di lavoro dovevano raggiungere Napoli nella mattinata di ieri. La furia del vento si è calmata intorno alle 12 e da Napoli la Caremar ha ripreso le corse con la partenza per Capri del traghetto veloce “Isola di Procida” che ha mantenuto i collegamenti con Napoli e la penisola sorrentina anche nel primo pomeriggio. Ferme invece in banchina le unità veloci per Sorrento. Collegamenti a singhiozzo anche ad Ischia e Procida, dove il vento forte e il mare agitato hanno fatto saltare alcune corse sia di aliscafo Alilauro e Caremar e a mantenere i collegamenti con la terraferma a corse alternate sono stati i traghetti della Medmar e della Caremar. Le altissime onde che hanno raggiunto i tre metri di altezza hanno invaso il litorale di Marina Grande allagando perfino gli ambienti interni di bar e ristorantini che costeggiano i moli del porto commerciale provocando una serie di danni alle strutture interne. La festa dell’Epifania si è caratterizzata dunque per le pessime condizioni del mare ma il sole che ha brillato per l’intera giornata ha regalato ai frequentatori delle perle del Golfo una spruzzata di tintarella fuori programma.