Ressa agli imbarchi, presi d’assalto i traghetti e gli aliscafi con destinazione le isole del golfo, Ischia, Capri e Procida, che nel giorno del lunedì in albis sono le mete più gettonate degli irriducibili vacanzieri mordi e fuggi di Pasquetta. L’isola verde quest’anno però batte di gran lunga le altre “sorelle” del golfo raggiungendo il pienone, tanto che la società di navigazione Medmar per il rientro ha dovuto istituire corse straordinarie, mentre nelle prime ore del mattino la Caremar aveva già registrato il tutto esaurito per i viaggi di ritorno. I dati diffusi dalla guardia costiera di Ischia, guidata dal comandante Raffaele Muscariello, hanno registrato che gli arrivi da venerdì a domenica mattina avevano superato la cifra di 20mila. Più lontane, invece, per Capri le cifre record degli anni precedenti: solo 8mila sono stati gli arrivi rilevati nella giornata di ieri sull’isola azzurra dagli uffici della capitaneria di porto diretta dal comandante Alessandro Sarro. Banchine tranquille, sbarchi ordinati, nessuna corsa bis e in Piazzetta nessuna colonna di gitanti di giovani e giovanissimi che nel giorno del lunedì in albis si riversavano nel salotto del mondo e il loro passaggio era annunciato da radioline ad elevatissimo volume che “turbavano” la quiete delle silenziose stradine intorno al centro storico. Insieme alle colonne di ragazzi vocianti anche le carovane di gitanti organizzati dal circuito religioso che arrivavano addirittura sin da regioni lontane, la Puglia, l’Abruzzo e il Molise, con forzose partenze all’alba con pullman organizzati e rientri nei loro paesi di origine in tarda serata. Con i dati statistici di ieri, che ormai si ripetono da un paio di anni, questi flussi turistici sono un lontano ricordo anche se nell’isola azzurra nel weekend pasquale si è respirata un’aria di anticipo estivo con gli alberghi di tutte le tipologie quasi pieni, ristoranti affollati e prima tintarella nei lidi balneari e nei ristoranti sulle spiagge che sono stati avvantaggiati dal clima mite e dal sole quasi estivo.