Fonte: Il Mattino.it – 6 luglio 2023
di Anna Maria Boniello
Poteva perdere la vita il giovane caprese U.V. che sabato poco dopo l’imbrunire durante una passeggiata tra i ruderi di Villa Jovis, era caduto nel burrone chiamato salto di Tiberio, una rupe a picco sul mare di centinaia di metri che dall’alto del monte dove si trovano i resti della villa imperiale finisce a mare. Fortunatamente dopo aver ripreso i sensi Umberto con il suo telefonino ancora carico ha allertato la famiglia che hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine locali. Sul posto dopo pochi minuti è arrivata una pattuglia dei Carabinieri della locale stazione di Capri, molto lontano dal centro abitato, che resosi conto del pericolo e della situazione che metteva a rischio la vita del giovane, hanno iniziato le operazioni di recupero, coordinandosi tra di loro, mentre uno dei militari operava dall’alto del burrone per poter recuperare attraverso attrezzature idonee, il suo collega Antonio D’Angelo con grande abnegazione incurante del pericolo che metteva a rischio anche la sua vita, si calava tra le rocce fino a raggiungere il ragazzo che era rimasto privo di sensi per lungo tempo. Finalmente l’operazione è andata a buon fine e il giovane caprese è stato recuperato e riportato a monte, grazie all’abnegazione e coraggio del Carabiniere che aveva compiuto l’eroico gesto che gli ha salvato la vita. Questa mattina nella Stazione dei C.C di Capri è stata consegnata una lunga lettera firmata dal giovane scampato alla morte. Una lettera toccante di ringraziamento per il coraggio mostrato nei suoi confronti sottolineando il valore del gesto fatto dai due militari. Un’altra missiva dell0 stesso tenore è stata poi consegnata al sindaco di Capri per metterlo a conoscenza dell’eroico gesto.
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