Fonte: Il Mattino
di Anna Maria Boniello
Tolleranza zero contro l’assalto a Marina Piccola. Le ordinanze hanno sortito i primi effetti. Il sindaco di Capri Marino Lembo aveva messo mano firmando un’ordinanza antitraffico e vietando la circolazione lungo via Marina Piccola per tutta l’estate dalle 8 alle 20 di tutti i veicoli a motore o elettrici di qualsiasi tipo e dimensione ad esclusione di bus di linea, taxi e veicoli dei residenti in zona e di proprietà di strutture alberghiere. Un primo deterrente al quale ha fatto seguito un’altra ordinanza: divieto di ormeggio ai vaporetti con passeggeri che arrivano da ogni punto della vicina Costiera ed anche agli scafi privati che trasformano in porto commerciale il piccolo approdo e l’intera baia dello Scoglio delle Sirene, lo specchio di mare antistante la spiaggia libera frequentatissima da bagnanti capresi, turisti e vacanzieri. Il sindaco ha spiegato che ha dovuto fare ricorso alle ordinanze «per evitare di snaturare la bellezza di un luogo che ormai era diventato preda di un assalto di mezzi nautici e natanti. Dobbiamo ritornare ha detto Lembo a respirare quell’aria di quiete e riappropriarci dell’identità di isola tranquilla». A chiarire le motivazioni delle ordinanze anche l’assessore all’istituzione dell’area marina protetta, Paola Mazzina, e il consigliere delegato all’urbanistica, Enrico Romano. «Il provvedimento frutto della sinergia e collaborazione tra l’Amministrazione, le forze dell’ordine, la Capri Servizi dice Mazzina – è all’insegna del rigore. Marina Piccola da fiore all’occhiello dell’isola ha risentito di un sovraffollamento che l’ha resa la Cenerentola’ di Capri. L’ordinanza sindacale che ha drasticamente ridotto gli sbarchi sullo Scoglio delle Sirene’ completa una serie di iniziative messe in campo in quella zona». Il consigliere Enrico Romano: «Il divieto di sbarco a Marina Piccola si è reso urgente a fronte di un crescente fenomeno di presenze turistiche che pone Capri sotto un costante stress territoriale. Il piccolo approdo di Marina Piccola e l’area a sud dell’isola di fronte ai Faraglioni non sono attrezzate per accogliere e movimentare in sicurezza fino a settecento persone al giorno mettendo a rischio la balneazione e l’accesso con mezzi di soccorso».