Anna Maria Boniello. Capri – Il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro Ernesto Esposito ha convocato per lunedì 18 Febbraio un vertice nella sede della direzione generale dell’Asl a cui parteciperanno i sindaci di Capri ed Anacapri Ciro Lembo e Franco Cerrotta, il direttore sanitario dell’Ospedale Capilupi Alfredo Irollo, i rappresentanti sindacali della Cisl-FP e l’ingegnere responsabile dell’ufficio tecnico dell’Asl. per affrontare il tema dello stop dei lavori di ampliamento della vecchia ala del Capilupi di Capri, fermi da mesi dopo che è stata ritirata la donazioni di due milioni di euro effettuata da una benefattrice caprese che aveva a cuore le sorti dell’unico nosocomio isolano. Al centro dell’incontro, che fa seguito all’assemblea pubblica, chiesta dalle amministrazioni comunali e dai rappresentanti sindacali della Cisl, che si è tenuta ad Anacapri lo scorso mese di gennaio, saranno affrontate tutte le tematiche relative allo stop dei lavori che erano partiti da circa un anno e che vedono l’ospedale Capilupi privo di spazi adeguati, e tra questi un ambulatorio da destinare ai malati oncologiche, che sono costretti a causa di tale mancanza a faticosi trasferimenti a terra ferma. E intanto un altro problema è stato sollevato dal responsabile sul territorio della struttura aziendale territoriale Cisl Maria Pecoraro, che ha inviato una nota ai sindaci ed al responsabile del distretto sanitario per denunciare l’assenza dei minimi servizi sanitari territoriali che dovrebbero garantire ai cittadini un’adeguata terapia domiciliare con servizi rivolti ai pazienti terminali. Unitamente alla mancanza di assistenza domiciliare la sindacalista denuncia anche la scarsa presenza di ambulatori specialistici. Ed ieri ancora un problema che sarà al vaglio del direttore generale della Asl Napoli1, quello che i segni del degrado cominciano a manifestarsi anche nell’ala nuova. Ieri pomeriggio dai piani alti di un padiglione sono caduti calcinacci e frammenti di intonaci finendo negli spazi antistanti la sala operatoria. Il piccolo crollo ha provocato allarme sia tra gli abitanti della zona che tra alcuni capresi che si recavano in ospedale per le cure del caso.