Anna Maria Boniello. Capri – Quella che doveva essere una bella passeggiata tra la natura selvaggia di Cala del Rio, la punta estrema dell’isola, a pochi passi dal Faro di Anacapri è diventata per il 26 enne anacaprese V.M. quasi un incubo da thriller. Il giovane, mentre scendeva lungo la strada carrozzabile ha scavalcato un corrimano di protezione e si è inoltrato attraverso il percorso cosiddetto del “sentiero dei Fortini”. Un intricato itinerario nella macchia Mediterranea ed in aree boschive che collega gli antichi fortini di avvistamento, che risalgono al XIV e XV Secolo. Oggi, dopo un restauro ed il ripristino dei percorsi sono diventati un ecomuseo e vengono attraversati da centinaia di turisti durante i mesi estivi. Ed era proprio questo il percorso che collega la Grotta Azzurra a Punta Carena ed il Faro che il giovane isolano voleva attraversare quasi all’imbrunire. Da quel punto infatti si gode della vista di un bellissimo tramonto. Qualcosa però non ha funzionato ed il ragazzo dopo un lungo girovagare ha perso l’orientamento ed ha imboccato un sentiero diverso da quello che poteva riportarlo fuori dall’area boschiva. Malauguratamente nel tentativo di ritornare sulla strada carrozzabile, mentre iniziava già il calare del sole, il giovane ha messo un piede in fallo ed è scivolato in un dirupo di una trentina di metri, riportando alcune contusioni. Fortunatamente il giovane è rimasto sempre vigile senza perdere mai conoscenza tanto che a quel punto, anche se in preda al panico con il suo telefonino cellulare vistosi perduto e con l’approssimarsi del calar delle tenebre, è riuscito a dare l’allarme ed ad allertare il 118 fornendogli anche la posizione esatta del luogo dove era caduto. Gli operatori del 118, immediatamente, appreso del luogo e della posizione in cui si trovava il malcapitato, vista la difficoltà di accedere a quella zona impervia ha chiesto il supporto della squadra dei Vigili del Fuoco che presta servizio sull’isola che sono arrivati sul posto muniti di corde, scale e tutte le attrezzature per potersi calare nel dirupo per recuperare il giovane che ormai in preda al panico e contuso urlava a piena voce onde poter segnalare la sua posizione ai soccorritori che per individuare esattamente il luogo dell’incidente hanno impiegato circa due ore. Il punto esatto dove era precipitato il giovane è stato localizzato presso il cosiddetto “passo della capra”, una zona quasi irraggiungibile, caratterizzata da un bosco di pini d’Aleppo che copre una larga fascia di territorio dove è quasi impossibile introdursi. E proprio in quel bosco era caduto il giovane, dopo essere rotolato dalla rupe scoscesa da un’altezza di una trentina di metri. Le operazioni di recupero hanno presentato subito una serie di difficoltà, tanto che l’intervento dei Vigili del Fuoco, sotto il coordinamento del caposquadra Gennaro Fiorentino e l’intervento dei vigili Enzo Medugno, Agostino Russo e Luigi Strino, è durato oltre un’ora, nonostante la collaborazione della polizia municipale, della protezione civile e di alcuni volontari che sono arrivati sul posto per prestare il proprio aiuto ai sanitari ed ai vigili del fuoco. Finalmente, prima che calassero le tenebre, il giovane è stato individuato e recuperato e le sue condizioni, tranne un leggero stato di choc ed alcune escoriazioni sul collo e sulla schiena ed un forte stato di disidratazione, sono apparse discrete ai sanitari del 118 che gli hanno prestato le prime cure e gli hanno fornito immediatamente una bottiglia d’acqua. Concluse le operazione di recupero, il giovane a causa di alcune escoriazioni che presentava sul corpo è stato trasferito dal 118 presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Capilupi, dove è stato affidato ai sanitari del nosocomio caprese che lo hanno trattenuto in osservazione vista la situazione di stress e pericolo a cui il giovane era andato incontro a causa dell’incidente.