di Marco Milano
Giorno di Santo Stefano, festività cristiana che celebra Stefano protomartire, primo martire del cristianesimo secondo il Nuovo Testamento. Espletata la doverosa citazione storico-religiosa, va detto che il 26 dicembre è di fatto la terza tappa gastronomia per noi che ci dilettiamo a parlare di gusto e cibo, dopo la cena della vigilia e il pranzo del 25. A Santo Stefano c’è chi predilige “gli avanzi” e chi si rimette ai fornelli e ricomincia daccapo, a preparare manicaretti. Per quanto concerne la parte dolce dei vostri menù, va da sé che la tradizione vuole per Santo Stefano, di fatto, tutto quanto contemplato dalla pasticceria di Natale, ma sfogliando e ricercando, si scopre che possiamo dedicare con affetto, a tutti gli Stefano e Stefania, insieme ai nostri più cari auguri, anche i “Baci di Santo Stefano (e Stefania)”. Eh già perché quelli che conosciamo e chiamiamo “Baci di dama”, sono, secondo alcuni storici, legati al santo del 26 dicembre. E cogliamo l’occasione, quindi, per ripercorrerne origini ed ingredienti e dare modo ai nostri cinque lettori di riproporli nel giorno del post-Natale ma anche in qualsiasi momento dell’anno vorranno magari chiamandoli proprio “Baci di Stefano (e Stefania)”. Nati nelle pasticcerie piemontesi, queste mini-cupole di pasta frolla si accoppiano grazie al cioccolato, riproducendo di fatto le labbra che si uniscono in un “bacio”. La nascita in Piemonte fa pensare che nella sua prima versione i baci di dama si facessero, utilizzando le nocciole, assolutamente tipiche della terra di Camillo Benso conte di Cavour, anche se in realtà, oggi, a farla da padrone sono le mandorle. In ogni caso cari Stefano e Stefania, ecco a voi il nostro regalo, la ricetta dei baci con auguri di buon onomastico e…buon appetito!
Ricetta Baci di Stefano (e Stefania)
Ingredienti (per 60 baci)
300 gr. di farina
200 gr. di burro
1 uovo
150 gr. di nocciole (o mandorle)
180 gr. di zucchero a velo
1 pizzico di sale
200 gr. di cioccolato fondente (o al latte o bianco nelle varianti)
Procedimento:
Tostate le mandorle o le nocciole poi “macinatele” (magari con un mixer per ottenere effetto polverizzante) insieme allo zucchero a velo e il sale. Una volta ottenuta una sorta di “farina”, aggiungete burro a pezzetti e la farina (quella vera…). Girate velocemente poi aggiungete l’uovo ottenendo un impasto morbido. Prendete l’impasto ottenuto creando una sorta di palla che congelerete in freezer per un’oretta. A questo punto formate tante palline, rigorosamente tonde, da disporre in teglia coperta da carta forno, poi riportate in congelatore, prima di cuocere in forno a 170° e poi abbassare man mano la temperatura per una cottura equilibrata che conserverà la morbidezza dei vostri baci. Poi fondete il cioccolato, aspettate che diventi tiepido e quindi con un sac à poche o semplicemente con un cucchiaino farcite le mini-cupole prima di “accoppiarle” senza eccessiva pressione. Attendete che i baci diventino freddi ed il cioccolato ben solido e poi serviteli a tavola ai vostri Stefano, Stefania e a tutti i vostri ospiti.
(Nella foto i baci di dama della Pasticceria del Bar Grotta Azzurra 1970 Anacapri)

















